CHIARA MARINELLI
Cronaca

Due recensioni negative, cliente condannata: multa e risarcimento da 7mila euro

Dovrà dare i soldi anche alla titolare del ristorante dove aveva cenato. Lo ha definito su TripAdvaisor e su Facebook “una bettola”

Ieri la sentenza in tribunale

Ieri la sentenza in tribunale

Recanati, 15 gennaio 2025 – “Il locale una bettola e i proprietari cafoni”. È stata condannata per diffamazione una donna di 53 anni, nata a L’Aquila, che aveva lasciato prima su TripAdvisor e poi sulla pagina Facebook “Gufo? No grazie!” due recensioni negative su un ristorante di Recanati. Le due recensioni le sono costate parecchio care. Ieri, in tribunale a Macerata, infatti il giudice Andrea Belli ha condannato la 53enne a 2 mila euro di multa e ad un risarcimento di 5 mila euro alla proprietaria del ristorante. Il pubblico ministero Raffaela Zuccarini aveva chiesto la condanna a sei mesi. La titolare del locale, che si era costituita parte civile al processo, era assistita dall’avvocato Paolo Carnevali.

I fatti risalgono al 19 e al 24 agosto del 2017. Secondo l’accusa, la donna finita nei guai per diffamazione, dopo essere stata a cena con la famiglia nel locale della città leopardiana, avrebbe lasciato sul noto sito di recensioni un commento ritenuto negativo e offensivo, lamentando un ritardo nel ricevere i primi piatti ordinati. “Neanche una parola di scuse, ma solo molta, troppa aggressione”, avrebbe scritto e, nel descrivere il locale, avrebbe aggiunto “l’estrema aggressività e maleducazione dei gestori”.

La recensione, a causa del presunto tono inappropriato, aveva indotto gli amministratori della piattaforma prima a richiedere una modifica poi alla rimozione del commento, che era comunque circolato tra gli utenti. Qualche giorno dopo era comparsa un’altra recensione negativa sulla pagina Facebook “Gufo? No grazie!”. Il contenuto: “Posto tipo bettola, normale con molto casino, dal quale siamo stati addirittura cacciati solo per aver espresso disappunto rispetto al ritardo (un’ora e mezza) con cui ci hanno portato i primi. Ecco: cacciati. Il posto sostanzialmente una trappola, si mangia in maniera assolutamente ordinaria se non scarsa, costa tanto e i proprietari sono dei veri cafoni”.

Il commento aveva suscitato numerose reazioni e una vivace discussione tra gli utenti, come avviene spesso in casi del genere.

Ieri la donna è stata condannata per diffamazione. Scrivere una recensione raccontando su Internet una esperienza negativa rientra nel diritto alla critica e nella libertà di espressione, ma il confine tra critica negativa e diffamazione è molto sottile.