Manolo Manoni, ex tecnico tra le altre squadre, di Fano, Samb e Castelfidardo, è stato uno di quelli che al 92’ ha lasciato il "Tubaldi" domenica scorsa, arciconvinto che il risultato, ormai, era abbondantemente acquisito. Dirigendosi verso il parcheggio ha ascoltato brusii tutt’altro che tranquillizzanti e, non credendo alle proprie orecchie, ha chiesto conferma di quello che stava avvenendo. È possibile dare una spiegazione logica a tre minuti di incomprensibile follia nei quali si è sciupato quanto fatto dopo una partita encomiabile? "Davo per scontata la vittoria della Recanatese e anzi pensavo che dopo il terzo gol dei giallorossi tutto era in ghiaccio, vista poi la facilità con la quale si stava sfiorando la quarta segnatura. L’Isernia avanzava più con la forza d’inerzia che con la testa, denotando anche mancanza di equilibrio. Cosa sia successo? Penso che sia dovuto più a rilassatezza che stanchezza, pensando che ormai il più era stato fatto. Un enorme peccato perché gli ospiti hanno mostrato qualche buon giocatore come Cascio, il giovane Antinucci e il centrocampista Manjate ma anche dei limiti evidenti, concedendo molto in fase difensiva, con un reparto altissimo e un portiere che non usciva quasi mai dai sedici metri". Come a dire: se non si vincono certe partite, diventa sempre più dura: "E’ chiaro che sono punti che pesano anche per la situazione che si sta creando nella parte bassa della classifica dove si prevede una lotta durissima. Tutto comunque è in discussione: la stessa Isernia che ora con 17 punti è fuori dalla mischia, se non migliora il suo assetto, può senz’altro essere risucchiata". Al netto di quanto avvenuto in quel disgraziato recupero che giudizio può dare su quanto espresso in campo dai giallorossi? "La Recanatese l’avevo vista altre volte e almeno sino all’area avversaria mi aveva sempre fatto delle buone impressioni a livello di gioco. Ricordo la gara di Ancona ma ancor più quella di San Benedetto dove ho notato ottime manovre e un discreto possesso palla. La coppia Sbaffo-Melchiorri però sarebbe stata una delle più forti del girone, se non la più forte in assoluto ed è evidente che adesso con le loro assenze bisogna correre ai ripari, come pure a centrocampo dove serve un uomo d’ordine. I giovani vanno anche bene ma… con moderazione". Soddisfazioni invece arrivano dal settore femminile: Caterina Baldassarini e Miriam Cecchini sono state convocate dalla rappresentativa nazionale di Lega, mentre Alice Paoloni sta facendo le valigie per Parma per sostenere uno stage con il club emiliano. Sono, vale la pena sottolinearlo, tutte ragazze del territorio, a chilometro zero o quasi, che ci stanno mettendo davvero passione e dedizione.
Cronaca"Recanatese, serve un uomo d’ordine a centrocampo"