ANDREA VERDOLINI
Cronaca

Recanatese: cinque pareggi consecutivi sotto la gestione Bilò, la vittoria è necessaria

La Recanatese cerca il successo dopo cinque pareggi consecutivi. Il morale della squadra è influenzato dalla mancanza di vittorie.

Marco Raparo, uno dei veterani della Recanatese

Marco Raparo, uno dei veterani della Recanatese

Cinque pareggi su cinque nella "gestione Bilò": se nelle prime dieci partite della Recanatese non era mai uscito il segno X, ora ci si sta facendo il callo alla divisione della posta, volenti o nolenti. Ci sono poi pareggi e pareggi: quello di Sora è stato accolto con (moderata) soddisfazione anche perché, nell’epoca dei 3 punti, sono le vittorie a fare la differenza.

"Non è stata una gara bellissima – ha detto il centrocampista Marco Raparo – anche per le condizioni del campo non ottimali, un sintetico con diverse pozze. Qualche sofferenza? Io dal terreno di gioco ho avuto comunque la sensazione che eravamo solidi e compatti poi è inevitabile che qualche rischio si corra. È evidente che ci manca ancora qualcosa per centrare questo benedetto successo, ma assicuro che stiamo dando il massimo per uscire da questa situazione".

I riflessi sulla classifica sono evidenti, visto l’attuale terz’ultimo posto. Ma quanto vi manca la vittoria a livello morale, considerando anche le continue traversie che siete stati costretti a subire da mesi?

"Onestamente sia il corpo che la mente non possono non risentire di quanto avvenuto e credo che qualche ripercussione sia inevitabile. Siamo sempre in riserva ed emergenza ed anche domenica prossima non avremo Bellusci (il giocatore, in diffida, è stato ammonito e verrà squalificato, ndr). Teniamo botta e anche attraverso grandi sacrifici cerchiamo insieme di risollevarci".

Al di là del solo match di Sora si prosegue, a suo avviso, in questo percorso di crescita?

"Noto decisamente, negli occhi dei ragazzi, qualcosa di diverso: più consapevolezza dei propri mezzi. Siamo tutti uniti e remiamo dalla stessa parte. Posso dire che un paio di mesi fa ero molto più preoccupato, perché vedevo qualcuno un po’ spaesato. Adesso c’è unità di intenti, ma ribadisco che cominciare a vincere ci serve come il pane. D’altronde l’aspetto morale fa tanto se pensiamo a partite come quelle con Isernia e Chieti, dove fai delle prestazioni notevoli, ma porti a casa solo un punticino".

In definitiva sarebbe provvidenziale avere anche qualche episodio a favore, dopo tante tribolazioni...

"Proprio così: le nostre 3 vittorie, in casa con Notaresco e Fossombrone e ad Avezzano sono state tutte strameritate mentre, purtroppo, qualche risultato che ci è stato sfavorevole è stato determinato da tanti fattori negativi. Questo non ci deve servire da alibi ed ero e resto fiducioso proprio perché vedo maggiore attenzione, partita dopo partita". In trasferta di sicuro visto che la squadra viene dalle gare di Senigallia, Teramo e Sora chiuse con la porta inviolata. Resta da fare altrettanto in casa dopo le 9 reti subite in 3 gare: cifre davanti alle quali ogni ulteriore commento è superfluo.