Tengono banco, in casa Recanatese, le questioni sanitarie perché la gara vinta domenica scorsa a Fermo ha lasciato strascichi notevoli e dunque, malauguratamente, c’è un gran lavoro per l’infermeria e lo staff medico. Il caso più complesso è quello di Massimo D’Angelo, uscito per infortunio dal "Recchioni" a metà del primo tempo: per il trequartista diagnosi rapida, si tratta di stiramento con tempi di recupero valutabili attorno ad un paio di settimane e presumibile ritorno in campo all’inizio del mese prossimo, salvo complicazioni. Dispiacere enorme, visto anche il rendimento recente, ma la "fragilità" del giocatore era arcinota e occorre quindi fare i conti con i rischi del mestiere.
Discorso diverso invece per Bellusci ed è il dt della Recanatese Josè Cianni a svelare un interessante retroscena: "Domenica scorsa, dopo pochi minuti, si è infortunato ma è rimasto stoicamente in campo. Si parlava di costola rotta, magari ci credevano in pochi ed incredibilmente la radiografia ha confermato la microfrattura. Semmai ce ne fosse stato ancora bisogno – dice il direttore tecnico giallorosso –, Peppe ha dimostrato di avere un cuore immenso: mi verrebbe da dire che appartiene ad un’altra era. Ora, comprensibilmente, è a riposo perché qualche difficoltà nel respirare indubbiamente c’è ma con uno come lui… mai dire mai e se esiste una minima possibilità di andare in campo non se la farà sfuggire".
Alfieri e Mordini sono pienamente a disposizione, Sbaffo invece? "Gli abbiamo concesso qualche giorno ulteriore per riprendersi al meglio e sino a domani sarà al centro riabilitativo di Cesena". Relativamente invece alla querelle infinita sul suo futuro non ci sono novità: tutto al momento è in stand-by. Nessuno e probabilmente nemmeno lo stesso giocatore può prevedere come evolverà questa vicenda. La cosa importante, chiediamo, è che finalmente pare si sia raggiunto un equilibrio di squadra invidiabile e non solo per la ritrovata solidità difensiva ma per un assetto complessivo decisamente affidabile: "Dobbiamo dare merito ai ragazzi e soprattutto al mister (Lorenzo Bilò, ndr) – prosegue Cianni –. La sua scelta si sta dimostrando tutt’altro che avventata e sta lavorando con grande impegno e buon senso. La corsa è ancora molto lunga e non sono ammesse distrazioni, ma i risultati che stanno arrivando non sono frutto del caso".
La Sambenedettese, primatista di punti in Italia nei gironi di Serie D a 18 squadre, assomiglia ad un rullo compressore che non fa sconti a nessuno. Ci sono mille motivi per temere la squadra di Palladini, ma quale ritiene sia il più preoccupante? "Il fatto che contro di loro più o meno tutti hanno disputato delle buone prestazioni ma puntualmente sono usciti sconfitti. Segno inequivocabile di personalità e grande carattere. Hanno poi un organico nel quale ci sono tantissimi giocatori che ti possono far male in ogni momento".
Come a dire che servirà la partita praticamente perfetta aggiungendo un solo particolare: i rossoblù hanno perso sinora solo contro l’Avezzano in casa che, in quell’occasione, disputò una gara tutt’altro che trascendentale. Bellezza e stranezze del calcio.