ANDREA VERDOLINI
Cronaca

Recanatese, Bellusci oltre il dolore: "Ha giocato con una costola rotta"

Il dt Cianni: "Peppe ha un cuore immenso. Sbaffo? Gli abbiamo concesso altri giorni per riprendersi"

Il veterano Peppe Bellusci, 35 anni, in azione

Il veterano Peppe Bellusci, 35 anni, in azione

Tengono banco, in casa Recanatese, le questioni sanitarie perché la gara vinta domenica scorsa a Fermo ha lasciato strascichi notevoli e dunque, malauguratamente, c’è un gran lavoro per l’infermeria e lo staff medico. Il caso più complesso è quello di Massimo D’Angelo, uscito per infortunio dal "Recchioni" a metà del primo tempo: per il trequartista diagnosi rapida, si tratta di stiramento con tempi di recupero valutabili attorno ad un paio di settimane e presumibile ritorno in campo all’inizio del mese prossimo, salvo complicazioni. Dispiacere enorme, visto anche il rendimento recente, ma la "fragilità" del giocatore era arcinota e occorre quindi fare i conti con i rischi del mestiere.

Discorso diverso invece per Bellusci ed è il dt della Recanatese Josè Cianni a svelare un interessante retroscena: "Domenica scorsa, dopo pochi minuti, si è infortunato ma è rimasto stoicamente in campo. Si parlava di costola rotta, magari ci credevano in pochi ed incredibilmente la radiografia ha confermato la microfrattura. Semmai ce ne fosse stato ancora bisogno – dice il direttore tecnico giallorosso –, Peppe ha dimostrato di avere un cuore immenso: mi verrebbe da dire che appartiene ad un’altra era. Ora, comprensibilmente, è a riposo perché qualche difficoltà nel respirare indubbiamente c’è ma con uno come lui… mai dire mai e se esiste una minima possibilità di andare in campo non se la farà sfuggire".

Alfieri e Mordini sono pienamente a disposizione, Sbaffo invece? "Gli abbiamo concesso qualche giorno ulteriore per riprendersi al meglio e sino a domani sarà al centro riabilitativo di Cesena". Relativamente invece alla querelle infinita sul suo futuro non ci sono novità: tutto al momento è in stand-by. Nessuno e probabilmente nemmeno lo stesso giocatore può prevedere come evolverà questa vicenda. La cosa importante, chiediamo, è che finalmente pare si sia raggiunto un equilibrio di squadra invidiabile e non solo per la ritrovata solidità difensiva ma per un assetto complessivo decisamente affidabile: "Dobbiamo dare merito ai ragazzi e soprattutto al mister (Lorenzo Bilò, ndr) – prosegue Cianni –. La sua scelta si sta dimostrando tutt’altro che avventata e sta lavorando con grande impegno e buon senso. La corsa è ancora molto lunga e non sono ammesse distrazioni, ma i risultati che stanno arrivando non sono frutto del caso".

La Sambenedettese, primatista di punti in Italia nei gironi di Serie D a 18 squadre, assomiglia ad un rullo compressore che non fa sconti a nessuno. Ci sono mille motivi per temere la squadra di Palladini, ma quale ritiene sia il più preoccupante? "Il fatto che contro di loro più o meno tutti hanno disputato delle buone prestazioni ma puntualmente sono usciti sconfitti. Segno inequivocabile di personalità e grande carattere. Hanno poi un organico nel quale ci sono tantissimi giocatori che ti possono far male in ogni momento".

Come a dire che servirà la partita praticamente perfetta aggiungendo un solo particolare: i rossoblù hanno perso sinora solo contro l’Avezzano in casa che, in quell’occasione, disputò una gara tutt’altro che trascendentale. Bellezza e stranezze del calcio.