Rapina dopo la partita a carte, denunciato

Nei guai un 43enne di Sarnano. L’uomo avrebbe preteso il saldo di un debito, e avrebbe aggredito un 50enne del Fermano

Rapina dopo la partita a carte, denunciato

Rapina dopo la partita a carte, denunciato

Una partita a carte tra amici, in una casa nel centro storico di Sarnano, finisce in rapina, tra minacce e schiaffi. Su questo episodio si sono appena concluse le indagini dei carabinieri della Compagnia dei Tolentino: un 43enne sarnanese, già noto per reati legati agli stupefacenti, ora dovrà rispondere dell’accusa di rapina aggravata, lesioni personali e tentata estorsione. Questi i fatti. All’alba dell’8 gennaio scorso, il personale del pronto intervento del Nucleo radiomobile di Tolentino era stato chiamato a intervenire nel centro storico di Sarnano, dove era stata segnalata un’aggressione ai danni di un 50enne residente nel Fermano. Le indagini compiute nell’immediatezza dal personale del Norm di Tolentino, insieme a quello dell’Arma di Sarnano, che ha contribuito significativamente grazie alla puntuale conoscenza del territorio e dei pregiudicati del posto, hanno consentito di identificare tutti i protagonisti coinvolti a diverso titolo nella vicenda e di ricostruire l’accaduto già nel corso della stessa giornata dell’8 gennaio.

Secondo quanto emerso, il 43enne, nel corso di una partita a carte tra amici in un’abitazione privata nella tarda serata del 7 gennaio, dopo aver rivendicato senza averne alcun titolo il pagamento di un presunto debito di 2mila euro nei confronti di uno dei presenti e averlo minacciato di gravi conseguenze per lui e la sua famiglia se non avesse provveduto al pagamento della somma richiesta, sarebbe passato alla vie di fatto, appropriandosi del portafoglio della vittima, contenente mille euro circa. Al tentativo da parte della persona offesa di riavere indietro il portafoglio, il pregiudicato avrebbe reagito colpendolo al volto con due schiaffi, così violenti da causare a quest’ultimo una momentanea perdita della capacità di reagire all’aggressione. Le ulteriori attività investigative, coordinate dalla procura di Macerata e compiute nelle settimane successive all’evento, avevano infine consentito non solo di rafforzare il quadro probatorio con ulteriori riscontri informativi, ma anche di accertare che a seguito dell’aggressione, il 50enne era dovuto ricorrere a specifiche cure mediche con trenta giorni di prognosi.

Lo scorso 22 maggio la procura ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a carico dell’indagato per i reati, appunto, di rapina, lesioni personali aggravate e tentata estorsione.

Lucia Gentili