Era stato accusato di sfruttare due connazionali come prostitute, ma i fatti risalgono a più di otto anni fa e ieri un romeno è stato prosciolto perché ormai è tutto prescritto. I fatti sarebbero avvenuti a maggio del 2012. Due ragazze romene avevano detto ai carabinieri di essere state accompagnate in Italia da un connazionale, Cornel Eduard Ghita, con la promessa di lavorare nei locali. Il romeno era amico di una delle due: sei anni prima avevano avuto una relazione, finita per altro con una denuncia per i suoi comportamenti violenti. In Italia comunque le due si erano trovate costrette a prostituirsi lungo la Statale, tra Civitanova e Porto Sant’Elpidio, e il romeno avrebbe controllato quello che facevano facendosi dare i loro guadagni come rimborso per le spese per farle venire in Italia. Quando le due avevano provato a ribellarsi, sarebbe partito qualche schiaffo oltre alle minacce di morte, fatte anche da un altro connazionale per telefono. Ieri, nell’ultima udienza, il pubblico ministero Rosanna Buccini ha chiesto la condanna a due anni considerando il reato aggravato dalle minacce. Ma la corte ha accolto la tesi difensiva, e non riconoscendo le aggravanti ha dichiarato prescritto il reato, prosciogliendo l’imputato. Ghita era difeso dall’avvocato Luciano Pacioni, sostituito ieri dal collega Vanni Vecchioli.
Paola Pagnanelli