FRANCO VEROLI
Cronaca

Radiologia interventistica record: "Entrare nei vasi sanguigni del cranio è il prossimo obiettivo"

Il reparto diretto da Alborino ha raggiunto quasi 5mila operazioni: grande lavoro di squadra "Nel 2023 ci siamo occupati di molti casi di embolia polmonare e di ischemia intestinale" .

Radiologia interventistica record: "Entrare nei vasi sanguigni del cranio è il prossimo obiettivo"

Radiologia interventistica record: "Entrare nei vasi sanguigni del cranio è il prossimo obiettivo"

E’ stato lui, nel 2023, a trovare la causa del sanguinamento, in un giovane di 23 anni, nell’arteria anonima (il maggior ramo arterioso che origina dall’aorta), un evento rarissimo. In questo modo gli ha salvato la vita, rendendo possibile la ricostruzione della trachea e della stessa arteria anonima (intervento effettuato all’ospedale Sant’Andrea di Roma). E’ stato sempre lui, con un intervento di trombectomia meccanica, a rimuovere i trombi ad una anziana signora che era stata intubata a causa di una embolia polmonare, restituendola ad una vita normale. Salvatore Alborino, direttore della Radiologia interventistica dell’ospedale di Macerata, guida l’equipe di ’sommozzatori’ che entrano nell’apparato circolatorio per individuare patologie cardiovascolari (e quelle ad esse connesse), con crescenti successi. Un lavoro di squadra che l’anno scorso ha toccato numeri da record.

"In effetti – spiega Alborino – i pazienti di sala sono aumentati in modo significativo, da circa 2.500 ad oltre 3mila, mentre se parliamo delle procedure siamo prossimi ai 5mila interventi. Possiamo dire di essere diventati un importante punto di riferimento che opera e collabora con tanti reparti e diversi ospedali. Il salto di qualità che vorremo fare a partire da quest’anno? Oggi andiamo a analizzare i vasi sanguigni dai piedi al collo, e qui ci fermiamo. Ora vorremmo entrare anche in quelli del cranio". Un obiettivo che consentirebbe, tra l’altro, il trattamento delle ischemie intracraniche, con un indubbio miglioramento della quantità e della qualità delle prestazioni già offerte.

L’attività vascolare in senso stretto la fa da padrona: si va a cercare occlusioni (trombi) e tratti stenotici, aneurismi viscerali, patologie delle arterie renali, ecc. Ma ci sono anche situazioni decisamente più gravi, anche se più rare. "Nel 2023 ci siamo occupati anche di una ventina di casi di embolia polmonare e di sette/otto casi di ischemia intestinale, questi ultimi spesso in pazienti relativamente giovani, che presentano un elevato rischio di mortalità", sottolinea Alborino. Rispetto ad alcuni anni fa, per fortuna, oggi la tecnologia e nuove metodiche consentono di intervenire spesso con buoni risultati: angioplastiche, installazione di stent, aterotomi (sistemi di rimozione della aterosclerosi che permettono di pulire l’interno delle arterie), rimozione meccanica dei trombi (trombectomia), e tanto altro, fanno davvero la differenza. È stato possibile trattare un’ischemia dell’arto su una 85enne, che è stata rivascolarizzata ed è tornata alla sua vita normale. Nel ringraziare i medici che l’hanno avuta in cura ha sottolineato come lei camminasse bene, mentre la figlia sessantenne aveva difficoltà a farlo a causa dell’artrosi all’anca. La Radiologia interventistica tratta anche i noduli benigni della tiroide e certi tipi di fibromi uterini con le microonde, una metodica mininvasiva che evita il ricorso alla chirurgia, liberando spazio in sala operatoria per gli interventi più complessi.

"Il nostro – evidenzia Salvatore Alborino – è un servizio ’trasversale’, imprescindibile per un ospedale Dea di secondo livello, dove deve essere garantito 24 ore su 24". "La Radiologia Interventistica dell’ospedale di Macerata – afferma Marco Ricci, direttore generale Ast di Macerata - rappresenta una tra le eccellenze della nostra azienda sanitaria, con volumi di attività particolarmente elevati e con competenze professionali altamente qualificate di tutto il personale che vi opera, sotto l’attenta guida del direttore Salvatore Alborino".