Pusher patteggia e torna in libertà. Al setaccio l’elenco dei clienti

Cinque mesi di reclusione e mille euro di multa all’operaio 46enne arrestato dai carabinieri per spaccio

Pusher patteggia e torna in libertà. Al setaccio l’elenco dei clienti

Pusher patteggia e torna in libertà. Al setaccio l’elenco dei clienti

Patteggia e torna libero Mario Zoila, il 46enne arrestato sabato mattina dai carabinieri, dopo il ritrovamento di quasi 20 grammi di cocaina. Le indagini proseguono però grazie al quaderno trovato in casa dell’uomo, dove sarebbero stati appuntati nomi e quantità su cui fare chiarezza: l’ipotesi è che si tratti dell’elenco dei clienti e delle quantità acquistate. I militari erano andati nella sua abitazione per notificargli un documento. L’uomo però, dopo aver aperto la porta, era andato in cucina chiudendo frettolosamente l’anta di un mobile. Questo gesto aveva insospettito i carabinieri, che avevano deciso di accertarsi del motivo di tanto scrupolo. Zoila aveva tentato di impedire quella verifica, mostrandosi subito troppo nervoso e spingendo la pattuglia ad approfondire con una perquisizione. Così erano state trovati poco meno di 9 grammi di cocaina, già divisa in più dosi, nascosti in quel mobile della cucina. A quel punto i carabinieri avevano controllato anche l’auto e lì, nascosti un barattolo di gel per capelli, erano stati fuori altri 9 grammi della stessa sostanza. La droga e altro materiale, come bilancini e cellophane, che per l’accusa era usato dal 46enne per confezionare le dosi da vendere ai clienti, erano finiti sotto sequestro e l’uomo, un operaio che non ha alcun precedente penale, era stato messo agli arresti domiciliari con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. Ieri mattina, come disposto dal sostituto procuratore Enrico Barbieri, si è tenuto il processo per direttissima davanti al giudice Domenico Potetti, in tribunale a Macerata. Per l’imputato, che si è avvalso della facoltà di non rispondere, l’avvocato Simone Santoro ha chiesto di patteggiare la pena, concordata in cinque mesi di reclusione e mille euro di multa, con il beneficio della sospensione condizionale. Il 46enne dunque è tornato subito in libertà.