Collaborazione e co-progettazione all’istituto "E. Fermi" dove la comunità educante ha messo insieme risorse, competenze e capacità per riqualificare un’area gioco obsoleta e ri-creare un ambiente educativo all’aperto. Grazie alla collaborazione tra genitori, riunitisi in un comitato spontaneo, insegnanti e amministrazione, è stato possibile restituire agli alunni il giardino scolastico. L’idea dei genitori, che hanno potuto contare sulla professionalità dell’architetto Camilla Murray, mamma di due alunni della scuola, è stata proprio di co-progettare un luogo a misura di bambino, in cui esplorare, giocare e imparare secondo i principi del metodo Montessori. Il comitato di genitori dell’Istituto Fermi nasce proprio per cercare di unire e contribuire al miglioramento delle strutture scolastiche. Tra le criticità affrontate, la manutenzione e il sottodimensionamento dello spazio esterno, per cui si è provveduto al rinnovamento e messa in sicurezza: fondamentale la collaborazione tra maestri e maestre, con la coordinatrice pedagogica del Comune di Macerata, Marzia Fratini, con l’ufficio tecnico e con l’assessore all’Istruzione, Katiuscia Cassetta. I materiali naturali come legno e ghiaia sono stati utilizzati per realizzare diverse aree tematiche: un angolo dedicato all’equilibrio, uno spazio per l’orto, un’area per il gioco libero e il movimento, aule didattiche all’aperto con tronchi di legno come sedute. "Siamo partiti da un’esigenza concreta – spiega Emma Lambertucci, rappresentante del comitato – e abbiamo trasformato un problema in un’opportunità". Lo sguardo già rivolto al futuro. "Siamo convinti che questo sia solo il primo passo di un percorso più ampio di miglioramento della nostra scuola e del quartiere", dichiara Cristina Bravi, altra rappresentante dei genitori. L’intenzione è recuperare, infatti, anche altri spazi della scuola, come il porticato antistante l’ingresso su via Pace e l’area sportiva attualmente occupata da posti auto.
Martina Di Marco