Macerata, 14 gennaio 2025 – “Schiamazzi e musica a tutto volume che fa tremare i vetri fino a notte fonda: come si fa ad aprire una discoteca negli ex magazzini di un palazzo in centro, in un vicolo strettissimo? Come è possibile che sia consentita una cosa del genere”? Sono esasperati i residenti che abitano dalle parti della chiesa di San Giorgio in centro, da quando in vicolo Tornabuoni è stato aperto un club, “The Cave”. Hanno presentato esposti e fatto segnalazioni, finora senza ottenere niente.
“Quei locali – racconta una residente – erano gli ex magazzini del palazzo. Tempo fa erano stati occupati da un circolo. Da novembre invece è stata aperta una discoteca, che funziona il giovedì, il venerdì e il sabato”. L’attività è stata segnalata dai gestori al Comune con una Scia. “Ma la destinazione d’uso non è idonea, e neanche i locali lo sono. Il Comune ha dato ai gestori due mesi di tempo per mettersi in regola, ma intanto loro non hanno chiuso, hanno sempre continuato a organizzare serate. Hanno autodichiarato che, in base alla capienza, non fanno entrare più di cento persone, ma chi controlla? Di sicuro, il locale non è insonorizzato e intorno ci sono tante famiglie che ci abitano, compresa una coppia con una bambina piccola. Il palazzo di notte rimbomba, con i bassi della musica trema tutto”.
E poi c’è il corollario dei disagi fuori dal locale: nonostante alle porte siano stati affissi cartelli per invitare i clienti a non fare schiamazzi, nelle case è difficile dormire con le voci che arrivano dalla strada. Nei vicoli così stretti, si sentono benissimo anche le voci di chi parla piano. “Qualcuno poi fa pipì negli angoli, qualcun altro vomita, un disastro. Noi chiamiamo sempre le pattuglie, abbiamo avuto incontri in questura e andremo anche in prefettura. Saremo ricevuti pure in Comune, stiamo cercando di fare tutto quello che possiamo. Una sera il Comune ha mandato un funzionario a controllare, infatti noi sentivamo benissimo dalla discoteca i continui inviti a fare piano. Appena il funzionario se ne è andato, la musica è tornata a tutto volume fino alle 2.30”. I residenti hanno attivato anche il condominio, per cercare una soluzione.
“Il regolamento condominiale vieta espressamente di aprire locali da ballo o attività rumorose. Lo abbiamo fatto presente ai titolari, che però hanno detto che non lo sapevano e che ormai era tardi, perché i locali erano stati affittati. Se noi non possiamo più dormire tre notti alla settimana, è un problema nostro”. I residenti sono davvero dispiaciuti ed esasperati. “Tutto fa sì che le famiglie lascino il centro, lasciato in mano a studenti e stranieri perché gli appartamenti sono tutti affittati ma non vengono messi a posto: il patrimonio edilizio è degradato. E così i negozi sono in difficoltà e restano solo bar, ristoranti e qualche ente. Così il centro viene depredato, impoverendosi sempre di più”.