"Le Terre del Tartufo: il mare inizia dalla montagna" è la rassegna che andrà in scena da martedì 10 a domenica 15 dicembre tra Pieve Torina, Camerino e Serravalle. L’hanno presentata ieri a Roma il commissario Guido Castelli e il presidente dell’unione montana Marca di Camerino Alessandro Gentilucci. Il progetto ha vinto un bando regionale "Accoglienza" per il turismo, che prevede anche la partecipazione di rappresentanti del Parlamento europeo.
"Affronteremo tali quali il cambiamento climatico – ha esordito Gentilucci –, la capacità turistica, per aumentare la redditività e il ripopolamento di questi territori. L’obiettivo è far apprezzare al turista le aree interne. Coinvolgeremo anche le scuole dell’unione montana". Il programma sarà svelato nei prossimi giorni, ma intanto il sindaco di Pieve Torina ha anticipato alcuni appuntamenti, come la "degustazione narrata" a Camerino e l’incontro con blogger, influencer, content creator e giornalisti a Serravalle. "Sabato 14 e domenica 15 dicembre – ha aggiunto Gentilucci – il festival farà tappa a Pieve Torina. Con l’occasione, riaprirà al pubblico dopo i lavori post-sisma il Museo della nostra terra, il museo della civiltà contadina; durante il festival questo spazio del ‘600, ristrutturato con fondi del commissario, ospiterà un temporary restaurant, per mettere alla luce antichi mestiere ed eccellenze grazie a chef stellati. L’auspicio è che iniziative come questa possano contribuire in modo concreto al rilancio dell’Alto Maceratese". "Terre del Tartufo – ha dichiarato Castelli – porta avanti l’azione di rigenerazione post-terremoto per dare futuro a questi territori. La strategia messa in atto valorizza la risorsa locale e i talenti, ma anche l’aspetto turistico, con l’arrivo di blogger e influencer. Nei nostri territori vantiamo la presenza di prodotti enogastronomici di assoluta qualità, come il tartufo, che possono contribuire in modo sostanziale a rafforzare quell’attrattività turistica che è una leva essenziale per la crescita delle comunità del cratere. Enogastronomia, natura, cultura, arte e storia sono tutte componenti che esprimono l’unicità di luoghi che vogliamo e possiamo far conoscere a un pubblico sempre più ampio. Il fatto poi che il Festival coinvolga diversi Comuni concretizza la necessità di fare rete per dare maggiore forza alle iniziative".