LORENA CELLINI
Cronaca

"Porto Dubai, il Comune dirà sempre no"

L’assessore Caldaroni assicura: l’amministrazione non cambia linea sul progetto, dopo la decisione del Consiglio di Stato

"Porto Dubai, il Comune dirà sempre no"

L’assessore Francesco Caldaroni

"Una sentenza molto articolata quella del Consiglio di Stato, che va studiata bene, ma l’amministrazione di Civitanova dirà sempre no al porto Dubai. Inoltre, non esiste che si valutino piani di sviluppo faraonici se prima non viene adeguata la viabilità cittadina, visto che già oggi non si cammina".

Francesco Caldaroni, assessore alla pesca e marittimo di professione, dice anche "di non essere preoccupato dal pronunciamento del Consiglio di Stato, non penso che creerà troppi problemi". Dalla camera di consiglio del 17 settembre, con il verdetto pubblicato mercoledì (è il numero 07769) sono però emersi elementi che segnano un passaggio a favore della Eurobuilding nella battaglia legale in corso. La settima sezione del tribunale amministrativo si è infatti espressa sull’appello presentato dalla società di Umberto Antonelli contro la sentenza del Tar delle Marche, che in primo grado aveva giudicato legittimi gli atti amministrativi con cui il Comune aveva respinto il progetto di privatizzazione del porto. I giudici di Roma hanno rinviato la decisione nel merito chiedendo approfondimenti alla Regione Marche, che avrà tempo 90 giorni per inviare la documentazione in relazione alla pianificazione urbanistica dell’area del porto di Civitanova. Si tratterà di chiarire prospettive e competenze per gli interventi su quell’area.

Per Eurobulding, palazzo Sforza avrebbe esercitato un eccesso di potere nel bocciare la proposta di acquisizione dell’area demaniale, che aveva l’obiettivo di realizzare edifici a vocazione residenziale, alberghiera e commerciale e di costruire una nuova darsena turistica. Una vicenda, quella del porto Dubai, che coinvolge l’interesse di decine e decine di operatori portuali in possesso di concessione demaniale, oltre che di migliaia di cittadini che – contro quel progetto hanno firmato una petizione – ottenendo che l’amministrazione Ciarapica portasse in consiglio comunale la delibera, e che il mega progetto fosse valutato e poi votato dall’aula, per dire no alla Eurobuilding.