Più spese e meno entrate hanno portato l’amministrazione di Appignano ad aumentare l’aliquota Irpef da 0,65 a 0,80%, all’approvazione del bilancio 2025. Il caso era stato sollevato dal consigliere di opposizione Luca Buldorini. "Il 2024 – spiega il Comune – è stato il primo esercizio in cui si è azzerato il Fondo ministeriale per la continuità dei servizi, a ciò si aggiunge la diminuzione del contributo idrico di circa 40mila euro. Ha inciso poi la diminuzione del fondo di solidarietà comunale che lo Stato riversa sugli enti locali. Il governo ha deciso, fino al 2028, che il Comune di Appignano restituisca allo Stato 20mila euro ogni anno. Si è deciso pertanto di diminuire le spese di vari capitoli, dal turismo alla cultura, preservando i servizi alla persona, quelli a domanda individuale e i servizi sociali". Ancora, "l’assistenza scolastica per bambini con disabilità è aumentata del 40% in 3 anni. Sono aumentate le richieste di assistenza domiciliare. E con il rinnovo contrattuale delle cooperative dei servizi, il costo degli operatori è cresciuto di circa 59mila euro l’anno. Poi gli aumenti delle utenze: 77mila euro in più dal post-covid a oggi". La nuova aliquota, "pari a quella di quasi tutti i Comuni della Provincia, non si applicherà ai redditi più bassi e alle pensioni minime".
Cronaca"Più spese e meno entrate, aumento dell’Irpef inevitabile"