Piazza Battisti è stata una scelta ben ponderata per la pista di pattinaggio. Le proposte di Miliozzi sarebbero state inattuabili. Riccardo Sacchi replica alle parole del consigliere comunale di Macerata Insieme David Miliozzi, che avrebbe trovato una diversa location per la pista.
Sacchi sottolinea che "Miliozzi dovrebbe studiare di più. Se avessimo voluto mettere la pista in piazza Vittorio Veneto, non avremmo potuto per problemi di energia necessaria a ghiacciare il fondo della pista di pattinaggio. Non l’abbiamo messa in piazza della Libertà in quanto sarebbe stata ingombrante in vista della festa di Capodanno, che si svolgerà lì. Per un’alternanza tra la parte alta del centro e quella bassa, non la abbiamo rimessa anche quest’anno in piazza Mazzini."
Il gestore della pista, Giulio Spadoni, aveva detto che "piazza Battisti è una buona collocazione. È ancora presto per tracciare bilanci, ma crediamo che, a differenza di altre città marchigiane che hanno un movimento di per sé, la pista porti un indotto a tutto il centro." Sacchi rimarca: "La pista in piazza Battisti è una scommessa inedita, vedremo fra qualche settimana se sarà vinta o persa. In piazza della Libertà una pista di quelle dimensioni avrebbe limitato l’accessibilità per il Capodanno. Che è un evento in cui quest’amministrazione crede molto, siamo stati i primi a proporne uno pianificato, organizzato e strutturato, e che l’ultima volta è stato un successo enorme. Oltretutto, piazza Battisti è una piazza in pianura, più comoda per il montaggio della pista, oltre che più pratica e meno costosa. Ha anche una posizione strategica, chiamando da due vie, oltre che dagli ascensori dei giardini, e da via Garibaldi."
Rispetto alle parole pronunciate da Miliozzi, che aveva osservato che "la nuova collocazione dell’attrazione ha fatto storcere il naso a molti in città, sia per lo spazio risicato che per la presenza di impalcature sui palazzi della piazza. Lo spazio è troppo stretto", Sacchi commenta che "si può fare opposizione anche in maniera costruttiva, studiando. L’opposizione non è fatta solo di pars destruens."