Pini abbattuti e lavori allo stadio : "Vogliamo conoscere il progetto"

La questione legata al taglio delle piante voluto dal Comune torna a far discutere

Pini abbattuti e lavori allo stadio : "Vogliamo conoscere il progetto"

Pini abbattuti e lavori allo stadio : "Vogliamo conoscere il progetto"

I pini da abbattere e i lavori allo stadio Helvia Recina continuano a far discutere. Fabrizio Giorgi, che tra i primi aveva segnalato la necessità che l’amministrazione si potesse confrontare con la città prima di prendere decisioni così impattanti per la città, torna sull’argomento chiedendo alla giunta di mostrare le carte. "Il progetto esecutivo è stato affidato alla ditta aggiudicatasi l’impianto e nessuno ancora ne conosce i particolari. Ce li mostrassero e facessero capire il perché delle scelte, si spera basate su criteri economici – incalza Giorgi –. Qualcuno sostiene, ad esempio, che la parte retrostante della tribuna, oggi pavimentata con della gomma che permette nelle serate di pioggia di poter far allenare gli atleti, sia previsto venga ricoperta da piastrelle, il che si commenta da sé. Poi fa specie sentire, nell’ultimo consiglio comunale del 13 maggio, accostamenti fra il taglio dei pini presenti sulle strade con quelli di uno stadio, basti vedere quello che c’è allo stadio della Vittoria, non sembra proprio che ci siano stati dei tagli perché creavano problemi alla struttura, nonostante si sia affermato il contrario. E poi faccio riferimento all’assessore Andrea Marchiori che ha affermato come nel futuro ci sarebbero potuti essere forse dei problemi col terrapieno confinante con gli spogliatoi, ma se le piante sono lì da oltre 60 anni e niente è sinora successo? Casomai gli alberi hanno garantito la tenuta del terreno?".

Giorgi poi chiede alcuni chiarimenti sulle somme da spendere. "Sarei curioso sapere a chi andranno i 70.400 euro netti previsti per rappresentante unico del progetto perché al progetto di massima dell’Ufficio tecnico è poi seguito quello esecutivo della ditta vincitrice dell’appalto. I cittadini non vogliono essere considerati come dei creduloni che tutto accettano, vogliono piuttosto avere delle risposte concrete – conclude –. Quindi perché fare il manto semisintetico, visto che quello d’erba andava benissimo? Perché tagliare un quantitativo non precisato di pini quando si poteva procedere in altro modo? Perché far finta di non conoscere lo stato della pista di atletica e la obbligatoria necessità di avere un lavoro a regola d’arte che costerà il doppio di quello previsto?".