PAOLA PAGNANELLI
Cronaca

Pignorata la casa inagibile "Ma il mutuo era sospeso"

Dopo il sisma la proprietaria ha smesso di pagare le rate come previsto dalla legge. Ora però una società a cui la banca ha ceduto il credito è passata alle vie legali.

Pignorata la casa inagibile  "Ma il mutuo era sospeso"

Pignorata la casa inagibile "Ma il mutuo era sospeso"

di Paola Pagnanelli

"Vogliono pignorare la casa terremotata di mia madre, sebbene il suo mutuo sia sospeso per il sisma. Non è possibile che stia succedendo una cosa del genere senza che nessuno protesti". A raccontare la vicenda è Moreno Passarelli, assistito dall’avvocato Maurizio Ballarini, per far emergere un problema che non riguarda solo lui, e che è legato alla storia di Banca Marche. "Mia madre, Albarosa Medei, che oggi ha 77 anni, aveva preso un mutuo nel 2016 con la filiale di Treia di Banca Marche, per l’acquisto della prima casa, con mio fratello come garante. Si trattava di 84mila euro". Pagate le prime due rate però c’era stato il terremoto, che aveva danneggiato la casa rendendola inabitabile. Dopo le scosse, tutte le rate dei mutui per le prime case inagibili erano state sospese. "A sorpresa però a maggio del 2017, Ubi compra Banca Marche, e dopo un po’ noi scopriamo che c’era stata una segnalazione come cattivi creditori per le rate non pagate, per mia madre e mio fratello. Abbiamo faticato un po’, ma siamo riusciti a chiarire la situazione e siamo stati rimessi in bonis, con il nostro mutuo congelato. Nel 2020, Ubi viene comprata da Banca Intesa".

Nel frattempo, di anno in anno il governo continua a prorogare la sospensione dei mutui per chi la prima casa non ce l’aveva più, a causa del terremoto. "Per il 2023 pensavamo di dover iniziare a pagare le rate, e invece a fine dicembre 2022 la sospensione è stata prorogata di un altro anno. Ma poco prima, abbiamo ricevuto un precetto da parte dell’avvocato Giovanni Fedeli. La lettera spiegava che Intesa a dicembre del 2021 aveva ceduto i suoi crediti alla società Grogu di Conegliano, in provincia di Treviso, e che in forza di quella cessione noi eravamo tenuti a pagare subito 45mila euro alla Grogu, perché le rate risultavano non pagate". "Ho scritto mail di posta certificata, ho telefonato – prosegue l’avvocato Ballarini –, per spiegare che doveva esserci un errore, ma in alcuni casi non ho ottenuto risposta, in altri chi mi ha risposto non ha saputo dirmi nulla in merito a questa pratica". E così l’altro giorno alla treiese è stato notificato anche il pignoramento, disposto dalla Grogu. "Ormai il nostro debito è come se non fosse più un mutuo ipotecario per la prima casa distrutta dal terremoto, ma un debito qualsiasi, cartolarizzato dalla banca e da riscuotere con tutti i mezzi ordinari – prosegue Passarelli –. E invece si tratta sempre del mutuo per la prima casa sospeso dal governo per tutti i terremotati. Avremmo anche potuto pagare le rate mensili, ma in realtà nessuno ce l’ha chiesto, sono passati direttamente al pignoramento".

"La cessione di crediti – aggiunge Ballarini – va notificata al debitore, che deve sapere a chi indirizzare i suoi pagamenti. In questo caso, è stata fatta solo una pubblicazione in Gazzetta ufficiale, nella quale i singoli crediti sono indicati solo con il numero della pratica: tutti i debitori dovrebbero consultare ogni numero della Gazzetta tenendo a mente il codice della loro pratica, per sapere che fine abbiano fatto i contratti? È impensabile". Il treiese annuncia che farà opposizione. "La società – afferma l’avvocato Giovanni Fedeli – ha valutato quali mutui fossero per la prima casa e quali per la seconda, e solo per questi ultimi si sta procedendo con le esecuzioni perché le rate non sono più sospese. Ma non sono io che accerto le condizioni delle singole pratiche, io sono solo il referente territoriale di Grogu". A quanto sembra, il caso di Treia non sarebbe l’unico, per effetto di un’operazione finanziaria che ricade sulle spalle dei terremotati.