Pieve Torina (macerata), 8 dicembre 2019 - Fondazione Francesca Rava e Qn-Il Resto del Carlino insieme per la ripartenza di Pieve Torina, il piccolo paese del Maceratese distrutto dal terremoto del 2016. Dopo la ricostruzione della scuola materna, la Fondazione continua il suo impegno per il centro Italia. Domani mattina la presidente della Fondazione, Mariavittoria Rava, il sindaco Alessandro Gentilucci e il direttore del nostro giornale, Michele Brambilla, poseranno la prima pietra del polo in cui verranno realizzati la palestra e il centro civico.
Una struttura nuova, sicura, dove sono previsti non solo spazi per l’attività sportiva, ma anche per la comunità che lì potrà ritrovarsi per incontri e riunioni. Perché la ricostruzione di un piccolo paese non passa solo attraverso la costruzione di mura, ma di spazi per la socialità. «La Fondazione Francesca Rava persevera nel suo impegno per i bambini e la famiglie colpite dal terremoto, rispondendo ai bisogni di territori che non sono più sotto i riflettori pur essendo ancora in grande difficoltà – spiega la presidente Mariavittoria Rava –. È più complesso, rispetto all’emergenza, poterli sostenere. Siamo molto grati ai donatori che ci permettono di fare di nuovo la differenza. Grazie in particolare a Qn- il Resto del Carlino, Il Giorno, La Nazione e ai loro lettori, siamo felici che il direttore Brambilla posi con noi la prima pietra di questo importante progetto».
Al progetto di ricostruzione, infatti, insieme all’impegno della Fondazione sono stati destinati parte dei fondi raccolti dal nostro giornale un paio di anni fa, con la sottoscrizione a sostegno dei terremotati del centro Italia. La struttura in acciaio, che verrà realizzata accanto alla scuola elementare ricostruita nel 2017, si sviluppa su una superficie di 737 metri quadrati disposti su due livelli, un piano terra di 563 metri quadrati e un primo piano di 174. «Tutto questo è frutto di una sensibilità non comune e di un lavoro di rete che ha consentito alla nostra comunità di poter contare su strutture altrimenti inimmaginabili senza la generosità di chi ha capito il dramma delle popolazioni che vivono in queste terre ferite dal sisma – aggiunge il sindaco –. Poter contare su scuole nuove, su un centro civico e una palestra rappresenta un’iniezione di fiducia per chi ha deciso di rimanere qui investendo sul proprio futuro. La Fondazione Rava, insieme agli altri sostenitori, rappresentano per noi quell’Italia migliore capace di restituire calore e dignità a quelle popolazioni che, come la nostra, hanno bisogno di atti concreti e visibili».