"Degrado, vandali, schiamazzi notturni, tossici, illuminazione scarsa: qui non ce la facciamo più, abbiamo paura di uscire la sera". È in rivolta il quartiere di piazza Pizzarello. Dopo "anni di abbandono e incuria", nella notte di Halloween dei baby vandali hanno preso di mira le auto in sosta, danneggiandone diverse: uno dei ragazzini si è messo a saltare urlando sopra i veicoli mentre i suoi amici, intorno, ridevano. Il giorno dopo c’era una sfilza di bottiglie di birra a terra. È stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ieri, tre residenti, proprietari delle auto rovinate, hanno denunciato tutto ai carabinieri: si parla di migliaia di euro di danni. I baby vandali – o baby gang, come la definisce qualcuno – sono stati immortalati dalle telecamere, i filmati sono al vaglio degli investigatori. La situazione nel quartiere, una volta uno dei fiori all’occhiello della città, oggi ‘rovinato’ dalla presenza ultradecennale dell’ecomostro, è diventata insostenibile. "Non si sta più tranquilli – raccontano Elisabetta Martorelli, Alicia Espinoza, Luca Nocioni e Mauro Cori –, anche portare a passeggio il cane dopo una certa ora è un problema. Di notte si sentono spesso urla, il clou è il mercoledì con le serate alla Rotonda, quando la musica si sente fortissima anche qui. Fino alle 4.30-5 del mattino si sentono schiamazzi, dai giardini si spostano e vengono qui o al parco di Fontescodella. D’estate, con le finestre aperte, è dura dormire. Sono entrati anche nei palazzi, sia nell’atrio che nelle cantine, hanno anche lasciato scritte sul muro".
Nel quartiere sono rimaste poche attività: "Speriamo riapra presto la gastronomia, sarebbe un bene avere più movimento quotidiano", l’auspicio dei residenti. Spostandoci di poco, dall’altro lato rispetto a quello delle attività commerciali, troviamo lo slargo con i monumenti al donatore e agli alpini, "luogo di recente ‘arricchito’ con una specie di pensilina per ricaricare la bici elettrica. Mai visto nessuno utilizzarla a questo scopo, però, anzi, i fili sono già stati strappati, non hanno perso tempo. I ragazzi ci vanno invece a bivaccare, a bere o chissà che altro. Uno spreco di soldi – incalzano i residenti –, come anche al palazzetto, nessuno usa queste postazioni. Qualcuno si sarà chiesto, prima di procedere, quante bici elettriche ci sono a Macerata? Saranno pochissime. È un peccato vedere questo parchetto allo sbando, potrebbe essere sfruttato, con un piccolo palco per eventi estivi ad esempio o come spazio destinato ai bambini". Voltando le spalle al parchetto, appare l’ecomostro in tutto il suo ‘splendore’: graffiti all’interno dello scheletro, transenne rovinate in più punti, animali vari e "pezzi che rischiano di venire giù col vento forte, è anche pericoloso – fanno notare –, questo obbrobrio deve sparire. Ha rovinato tutto. Se non si può demolire, allora si pensi a un bando per la ricostruzione, potrebbe essere riutilizzato. Una volta questa era una delle zone più ricercate, i bambini giocavano da soli per strada e le famiglie ci venivano a passeggiare, c’era tranquillità. Ora le case si stanno svalutando e quella sensazione di pace ha lasciato il posto alla paura e all’insicurezza. Servirebbe una maggiore illuminazione, i pochi lampioni sono stati inglobati dalle piante". E nel vicino parco di Fontescodella la situazione non è migliore. "Abbiamo pensato di organizzare delle ronde – dicono i residenti –, quello che vorremmo è che ci fossero più controlli, ma in borghese". "Ecco il monumento alla bruttezza – commenta Giovanni Santachiara, un altro residente –, l’incompiuta è un’offesa anche al lavoro edile, oltre che un insulto a chi ci abita. Qui siamo in una zona con palazzi liberty, meravigliosi. Peraltro, la situazione dentro è pericolosa, ormai ingestibile, si rischia anche un incendio". Senza considerare, aggiungono tutti, "i problemi di igiene che comporta un cantiere abbandonato". "La situazione è degenerata - le parole di un residente, Lorenzo Paciaroni –, il parchetto, che potrebbe essere un gioiello, è trascurato, con mio figlio devo fare lo slalom tra pezzi di vetro e mozziconi. Poi, il quartiere è tetro, non c’è abbastanza luce. Corso Cavour è tutta illuminata, sembra esserci una zona di serie A e una di serie B. Non parliamo poi di urla e schiamazzi, con sporcizia lasciata ovunque. Sembra un teatro di guerra. A Fontescodella sono state anche trovate delle siringhe, il parco è lasciato al degrado". Dall’incompiuta, col vento, "sono volati dei pezzi di alluminio, con rischio non solo per le auto ma anche per i pedoni".