REDAZIONE MACERATA

"Peste suina, non si perda altro tempo"

Coldiretti esprime preoccupazione per la gestione della peste suina africana nelle Marche, chiedendo interventi urgenti sui cinghiali. Gli agricoltori minacciano un presidio permanente se non sarà pronto un piano straordinario entro metà ottobre, evidenziando il rischio per gli allevamenti di maiali. La malattia, letale per i suini, potrebbe diffondersi rapidamente.

Coldiretti esprime preoccupazione per la gestione della peste suina africana nelle Marche, chiedendo interventi urgenti sui cinghiali. Gli agricoltori minacciano un presidio permanente se non sarà pronto un piano straordinario entro metà ottobre, evidenziando il rischio per gli allevamenti di maiali. La malattia, letale per i suini, potrebbe diffondersi rapidamente.

Coldiretti esprime preoccupazione per la gestione della peste suina africana nelle Marche, chiedendo interventi urgenti sui cinghiali. Gli agricoltori minacciano un presidio permanente se non sarà pronto un piano straordinario entro metà ottobre, evidenziando il rischio per gli allevamenti di maiali. La malattia, letale per i suini, potrebbe diffondersi rapidamente.

"Per salvaguardare le Marche dalla peste suina africana è necessario intervenire senza esitazioni, ma nonostante l’approvazione del Piano regionale di interventi urgenti (Priu), gli agricoltori nutrono forti dubbi su contenuti e applicazione". Così Coldiretti in una nota. "Servono immediatamente interventi sui cinghiali o a breve avremo a che fare anche con la peste suina africana. Se entro la metà del mese di ottobre non sarà pronto anche il piano straordinario, siamo pronti ad un presidio permanente sotto la Regione Marche", avverte l’associazione degli agricoltori, secondo cui da più parti della regione arrivano segnalazioni sull’aumento spropositato della popolazione degli ungulati, un serio rischio per tutti gli allevamenti di maiali. Innocua per l’uomo, la peste suina è letale per i maiali e i cinghiali ne sono vettori. Le misure di contenimento, in caso di contagio, sono ferree e arrivano a imporre l’abbattimento di tutti i capi suini aziendali, oltre al divieto di accesso nelle aree interessate per evitare interazioni dirette o indirette con gli animali malati.