"In questa fase della vicenda giudiziaria c’è molta soddisfazione per l’esito della camera di consiglio. L’ordinanza del Tar intanto ferma i lavori fino alla prossima udienza. La sospensiva concessa è pur sempre reclamabile al Consiglio di Stato, ma va registrato che il tribunale ha sentito l’esigenza di approfondire alcune criticità del progetto e, in via cautelare, di fermare il cantiere. Ora ci sono diverse verifiche da fare e poi si torna in tribunale a luglio. Sono consapevole che il percorso sarà lungo, ma è una piccola battaglia vinta". L’avvocato Cinzia Mennoia commenta con toni sobri il verdetto con cui il Tar ha dato lo stop momentaneo alle ruspe che stanno lavorando nell’area dell’ex villa Paolini.
Abita accanto al cantiere e insieme a un altro residente di quel comparto, Giampiero Verdini, si è rivolta al Tar contestando il fondamento del permesso a costruire n. 96 del 23 dicembre 2024, rilasciato dal servizio di Edilizia privata del Comune di Civitanova dopo l’approvazione del relativo Piano casa, che vedrà sorgere al posto della ex villa Paolini e del suo parco due palazzi, uno da cinque e uno da tre piani. I committenti potranno rivolgersi al Consiglio di Stato per sbloccare i lavori.