LORENA CELLINI
Cronaca

Per il 4 Novembre alzata la bandiera... islamica

Grave disattenzione alla commemorazione: nessuno si è accorto che il drappo tricolore aveva perso il rosso a causa del vento

Per il 4 Novembre alzata la bandiera... islamica

A Civitanova commemorazioni del 4 novembre sotto la bandiera… di un paese islamico. Le celebrazioni per la festa dell’Unità nazionale e delle Forze armate si sono svolte davanti al monumento a caduti delle guerre del lungomare sud, sul cui pennone sventolava un drappo bianco e verde che sono i colori nazionali di Algeria, Pakistan, Nigeria e di altri paesi nel mondo, ma non dell’Italia. Per una grave disattenzione nessun incaricato dell’organizzazione del cerimoniale se ne è accorto e così ieri mattina le autorità militari e civili si sono schierate davanti a una bandiera a cui il vento aveva strappato via il drappo rosso, e che così conciata non era più un Tricolore. Non che si possa dire che la macchina organizzatrice sia stata presa in contropiede da folate di tramontana notturna, perché la situazione della bandiera al monumento dei Caduti è tale da settimane, sotto gli occhi di tutti. Già è incomprensibile che venga tollerato dal Comune un Tricolore sdrucito davanti a un monumento, ma che addirittura si potesse svolgere una cerimonia ufficiale con quello ‘straccio’ a sventolare su un simbolo della storia nazionale è incredibile. Il risultato è che il corredo al cerimoniale ieri mattina l’ha fatto una bandiera bianca e verde, una grossa ‘figuraccia’: senza il rosso sulla bandiera ma col rosso della vergogna per la sciatteria mostrata. Non mancano post come quello di Amedeo Regni (Anpi) che pubblica il video, e commento come quello di Dimitri Papiri (Kleos ) che confeziona una slide con lo slogan ‘Cayapca sindaco del Pakistan" e che sottolinea come "da otto mesi sul pennone del monumento sventola questa bandiera sotto a cui autorità civili, politiche e militari hanno commemorato la festa dell’Unità d’Italia e delle Forze armate, e tutti zitti ovviamente, come sempre. Andatevene che è meglio".