REDAZIONE MACERATA

’Pensieri e parole’ da lockdown diventano manifesti esposti

L’idea dell’artista Sara Leghissa con gli studenti del classico: il progetto "Logos Infinito" al Museo civico e a San Pietrino

’Pensieri e parole’ da lockdown  diventano manifesti esposti

’Pensieri e parole’ da lockdown diventano manifesti esposti

L’artista Sara Leghissa nel dicembre scorso ha tenuto un laboratorio con gli studenti della classe quinta del liceo classico Leopardi di Recanati nel corso del quale le studentesse interessate hanno avuto la possibilità di raccontare le loro esperienze e le sensazioni vissute specialmente in relazione a come è cambiata la loro vita dopo avere vissuto il disagio durante e dopo la pandemia e di come questa situazione abbia influito sulle loro relazioni sociali. Partendo dalla domanda: "A scuola come sto?" la classe ha così potuto confrontarsi sull’importanza dell’arte per esprimere e rielaborare il proprio vissuto emotivo, e quindi imprimere su carta tali impressioni, rendendone visibile a tutti una selezione sotto forma di manifesti di varie dimensioni affissi in alcune delle principali vie di Recanati, fra cui all’esterno del Museo civico di Villa Colloredo Mels e all’interno dell’ex chiesa di San Pietrino. La singolare iniziativa dell’artista, dal titolo "La scuola ha riaperto come dopo una nevicata", s’inserisce nell’ambito di "Logos Infinito", progetto curato da Gianluca Marziani che ha l’obiettivo di declinare, in chiave contemporanea, l’uso visivo della parola tramite una serie di mostre in diversi luoghi della città. Recanati si va così ad aggiungere a città come Milano, Torino, Savona e Prato, realtà che hanno visto Sara Leghissa incontrare studentesse e studenti di alcune scuole superiori per raccontare "questi anni di diritto all’istruzione (parzialmente) negato, di assenza di corpi e di socialità e delle conseguenze legate a salute mentale, accelerate sul programma e sistemi di valutazione", spiega l’artista stessa. L’opera della Leghissa rappresenta, afferma Rita Soccio, assessora alle Culture e Turismo del Comune di Recanati, "la voce di tutte quelle ragazze e ragazzi che nel periodo del lockdown sono stati privati di quella socialità e didattica in presenza, fondamentale per la loro crescita. L’opera invita in particolare gli adulti ed il mondo della scuola a riflettere e cercare di capire quello che provano i nostri studenti". Logos Infinito rimarrà visitabile nelle strutture del circuito museale "Infinito Recanati" fino al 10 aprile prossimo.

Antonio Tubaldi