
Il primario Salvatore Alborino
All’ospedale di Macerata vengono eseguiti ogni anno oltre mille interventi inerenti a patologie vascolari, in particolare quelli per la trombosi venosa profonda e l’embolia polmonare, rispetto ai quali è diventato un importante punto di riferimento. Merito dei professionisti del reparto di Radiologia interventistica guidato da Salvatore Alborino, che da oltre tre anni operano su questo fronte, con una metodica presente in pochi ospedali italiani. "Con il termine di trombo embolismo venoso (Tev) si intende la combinazione di due quadri clinici spesso tra loro correlati, cioè la trombosi venosa profonda e l’embolia polmonare, problemi di salute importanti con esiti potenzialmente gravi", spiega Alborino. L’incidenza annuale nella popolazione adulta è stimata, rispettivamente, in 50-100 e 75-150 ogni 100mila abitanti e raddoppia per ogni aumento di dieci anni di età. L’embolia polmonare acuta può essere fatale e le complicanze a distanza di entrambe le patologie possono essere gravi e invalidanti". Anche per il trombo embolismo venoso è importante la prevenzione, ma il tasso di profilassi appropriata è ancora basso. L’Ast di Macerata ha messo a punto uno specifico percorso diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta) per il trattamento dell’embolia polmonare, una delle poche in Italia, entrato ufficialmente in vigore dallo scorso febbraio. Nello stesso tempo cresce l’attenzione per questa problematica. Martedì c’è stato un partecipato evento scientifico, organizzato da Roberto Catalini, direttore della Unità operativa di Medicina interna di Macerata, rivolto agli operatori impegnati nella diagnosi e cura del trombo embolismo venoso nelle Marche. La ricerca continua a focalizzarsi sulla riduzione degli eventi trombotici e sul miglioramento della sicurezza dei pazienti, garantendo un equilibrio ottimale tra prevenzione delle recidive e rischio di complicanze emorragiche.
f. v.