Parte per il Marocco lasciando soli a casa i due figli di 14 e 15 anni, di cui uno affetto da un deficit psichico, senza avvisare l’ex marito né qualche altro familiare che avrebbe potuto prendersi cura di loro. Per questo è finita sotto accusa una donna di 41 anni che vive a Porto Recanati, imputata di abbandono di minore. Ieri in tribunale a Macerata, davanti al giudice Claudio Bonifazi, si è svolta l’udienza preliminare.
L’episodio in questione risale all’11 dicembre del 2022. Quel giorno, nel tardo pomeriggio, i carabinieri della stazione di Porto Recanati avevano fermato uno dei due fratelli, il 14enne, perché ritenuto responsabile di aver compiuto degli atti vandalici sul portone di una abitazione, in compagnia di altri ragazzi. Il ragazzino era stato accompagnato in caserma ed era stato chiamato il padre, che solo così aveva scoperto che i suoi figli erano in stato di abbandono, poiché la madre, la sua ex compagna affidataria in via esclusiva dei due minorenni, era partita due giorni prima per il Marocco, senza avvisare nessuno, né il padre dei due ragazzini né un familiare o un adulto che potesse, in qualche modo, prendersi cura di loro. Cosa confermata, poi, anche dai due adolescenti. I militari dell’Arma avevano più volte provato a contattare la madre, chiamandola al suo telefono cellulare, ma visto che lei continuava a essere irreperibile avevano affidato i due ragazzini al padre. Così per la 41enne era partita la denuncia per abbandono di minore, visto tra l’altro che il figlio 15enne aveva bisogno di assistenza costante, per via delle sue difficoltà psichiche.
Ieri per lei in tribunale a Macerata si è tenuta l’udienza preliminare. Come chiesto dal pubblico ministero Enrico Barbieri, la donna è stata rinviata a giudizio e la prima udienza è stata fissata al 2 dicembre. Il padre dei ragazzini si è costituito parte civile al processo ed è assistito dall’avvocato Paolo Sfrappini. La donna invece è difesa dall’avvocato Alessandro Brandoni.
Chiara Marinelli