REDAZIONE MACERATA

Parsi su donne e cambiamento. E il Pd attacca il centrodestra sul palco

La consigliera Iezzi: "Davanti ai guai giudiziari del presidente del consiglio restano in silenzio. Solo tanta retorica". La scrittrice al pubblico: "Serve un’alleanza nel rispetto delle diversità". .

La psicologa, psicoterapeuta e scrittrice Maria Rita Parsi al teatro Rossini con. ‘Non sto zitta’, evento promosso in occasione della Giornata internazionale per la lotta alla violenza contro le donne

La psicologa, psicoterapeuta e scrittrice Maria Rita Parsi al teatro Rossini con. ‘Non sto zitta’, evento promosso in occasione della Giornata internazionale per la lotta alla violenza contro le donne

Incontro con la psicologa, psicoterapeuta e scrittrice Maria Rita Parsi al teatro Rossini dal titolo ‘Non sto zitta’, promosso in occasione della Giornata internazionale per la lotta alla violenza contro le donne e organizzato da Eclissi Eventi e dall’Azienda Teatri di Civitanova in collaborazione con il Comune. Sul palco anche esponenti del centrodestra: la presidente dei Teatri Maria Luce Centioni e l’assessore Barbara Capponi.

"Per loro vale invece la massimo ‘Io sto zitta’", chiosa Lidia Iezzi, consigliera comunale del Pd, presente in platea. "Non si può dimenticare il loro silenzio – ricorda – davanti ai guai giudiziari del presidente del consiglio comunale e componente della maggioranza, Fausto Troiani, che andrà a processo il 3 febbraio 2024 con l’accusa di violenza privata e lesioni ai danni di una donna. E furono mute anche davanti alle gravi offese alle donne da Troiani veicolate tramite social, parole per le quali è stato anche condannato in tribunale".

Quindi "mute ieri – aggiunge – e intrise di retorica oggi. Perché, non si nega la generica solidarietà alle donne che subiscono violenza, ma quando in ballo ci sono questioni di ‘famiglia politica’ vale l’omertà, si diventa afone e vale la massima ‘Io sto zitta’". Quanto all’evento del Rossini, Maria Rita Parsi ha ricordato "che il cambiamento, è dalla parte della donna, perché siete e siamo il potere che può fare la differenza. Ma, prima di tutto, ricordiamoci che le donne che sono nemiche delle donne fanno un danno, perché se imitiamo a livello di potere il meccanismo maschile il mondo poi non cambia. E, inoltre, è anche giunto il momento di fermare la guerra tra uomo e donna: meglio attuare un’alleanza, nel rispetto delle diversità. Un’alleanza possibile con il dialogo, senza umiliare l’altro. Non stando zitti".