Anche quest’anno l’Halloween Mystery Fest di Montelupone, quattro serate, da giovedì 31 ottobre a domenica 4 novembre, ha visto una grande partecipazione.
Una festa contro la quale, però, sono arrivati gli strali del parroco, già prima che questa iniziasse, con tanto di polemiche e discussione in paese, tra chi ritiene che il sacerdote abbia esagerato e chi, invece, condivide le sue critiche, evidenziando come Halloween sia una festa che non ci appartiene.
Nel notiziario parrocchiale di novembre, infatti, un "volantino" che viene mensilmente distribuito nelle case dei cittadini, recapitato a ridosso di fine ottobre, c’è una lunga requisitoria contro quella che viene definita, citando padre Amorth, uno dei più grandi esorcisti, una "sorta di seduta spiritica presentata sotto forma di gioco, l’astuzia del demonio sta proprio qui". "Cari fratelli e sorelle – ha scritto il parroco – si sta avvicinando Halloween che da noi prende sempre più piede, e non vi nego che sono un po’ preoccupato, perché non sono convinto che lasciar fare tutto senza riflettere, soprattutto quando coinvolge i bambini, sia un atteggiamento giusto".
Evidenziato che ormai tra maschere, vestiti, zucche di plastica e altro, sono in tanti a trarre vantaggi da questa festa, il parroco sottolinea come abbia origini nella cultura celtica precristiana, legata ad una concezione magica e superstiziosa. "So che i vostri figli vi premono – ha scritto rivolto ai genitori – e per questo vorrei aiutarvi a riflettere su questo fenomeno, per me diseducativo e rischioso. La magia è sempre pericolosa, perché rende le persone schiave dei rituali, della paura, di convinzioni e credenze sbagliate. Siamo proprio sicuri che giocare con queste cose sia innocuo?". E poi bisogna chiedersi se Halloween sia una festa bella da vivere o no.
"Chi di voi gioca e ride al cospetto della morte? Chi si diverte nel vedere volti sfigurati, sangue in ogni dove e altre brutture simili? Chi insegna ai propri bambini che se non si ottiene tutto quel che si vuole si è legittimati a vendicarsi, come suggerisce la frase "dolcetto o scherzetto"? Siamo sempre convinti che è un gioco, che non c’è nulla di male? Mi auguro di no".
Dopo di che l’invito a genitori e nonni a trovarsi in parrocchia (lo scorso 31 ottobre) per proporre ai bambini, "vestiti con gli abiti dei santi, una festa positiva e non vendicativa, luminosa e non oscura, credente e non superstiziosa, che educhi alla ragione, alla scienza e al bene, e non al pensiero magico e al satanismo".