"Abbiamo presentato in consiglio comunale, in seguito al colloquio con una concittadina, una mozione per l’applicazione della disciplina dei cosiddetti parcheggi rosa. Ma è stata bocciata". Sono le parole del consigliere comunale di Strada comune, Alberto Cicarè, che denuncia la mancata attivazione della delibera per i parcheggi rosa, dedicati alle donne in dolce attesa e neomamme. "Il Comune di Macerata, con una delibera di giunta dell’ottobre 2022, ha stabilito che le donne incinte e le madri fino al secondo anno di età dei figli hanno la possibilità, al costo di 25 euro all’anno, di avere una tessera per sostare fino a due ore nei parcheggi gestiti da Apm – spiega Cicarè –. Una bella cosa, un’importante agevolazione per chi deve accedere alle zone della città con il piacevole fardello di un figlio. L’Apm a distanza di due anni rilascia i permessi solo ai genitori con figli fino a tre anni di età, ma non per le donne incinta, disapplicando la delibera del Comune. Un’agevolazione che rimane un miraggio". E continua: "L’assessora Laviano, che ha risposto per l’amministrazione, ha sostenuto che la disciplina dei parcheggi rosa è già applicata, quindi la mozione è stata respinta. La consigliera Leombruni ha enumerato i dati dei permessi rosa rilasciati e ha sostenuto che la concittadina, prima di fare la segnalazione, doveva rivolgersi agli uffici giusti. Ebbene, il 16 settembre l’Apm, non un ufficio sbagliato, ha risposto con mail alla concittadina che i permessi rosa alle donne in gravidanza non vengono rilasciati. Il 27 settembre l’ufficio Informadonna del Comune ha comunicato che non sapeva niente al riguardo, e ha chiesto informazioni all’Apm, che ha risposto che la delibera è ancora in corso di attivazione e che non se ne conoscono i tempi", scrive il consigliere, mostrando la foto della mail di risposta dell’ufficio Informagiovani. E aggiunge: "Quindi, l’assessora Laviano ha mentito quando ha risposto che la disciplina dei parcheggi rosa è già attuata; la maggioranza, e le donne che la compongono che sono state solerti nel criticare la nostra proposta, hanno bocciato una mozione che chiedeva l’applicazione di una normativa a favore delle donne".
Martina Di Marco