GIANCARLO FALCIONI
Cronaca

Parcaroli e le sfide del 2025: "Se il cantiere dell’ospedale non parte entro quest’anno mi incateno davvero"

Lavori pubblici, discarica, sanità e i tanti nodi politici da affrontare. Al via dodici mesi che segnano il conto alla rovescia verso la fine del mandato: "Ricandidarmi? Deciderò dopo l’estate" .

Lavori pubblici, discarica, sanità e i tanti nodi politici da affrontare. Al via dodici mesi che segnano il conto alla rovescia verso la fine del mandato: "Ricandidarmi? Deciderò dopo l’estate" .

Lavori pubblici, discarica, sanità e i tanti nodi politici da affrontare. Al via dodici mesi che segnano il conto alla rovescia verso la fine del mandato: "Ricandidarmi? Deciderò dopo l’estate" .

Lavori pubblici, sanità, discarica e nodi politici irrisolti. Sandro Parcaroli parla a 360 gradi all’inizio di un anno che segna l’avvio del conto alla rovescia per la fine del suo mandato da sindaco, un anno ricco di sfide tra nuovi progetti e grane che si trascinano da tempo.

Sindaco, quali sono le priorità di questo 2025 appena iniziato?

"Arriveranno a compimento tante cose iniziate e abbiamo altri progetti da portare avanti, a cominciare dalla viabilità per la Valpotenza, fondamentale per l’economia del territorio. Serve un collegamento dal futuro casello della Regina fino a Castelraimondo. Poi deve partire il collegamento tra Campogiano e la Pieve: ora Macerata si intasa perché per andare da una valle all’altra bisogna attraversare la città".

Quando cominceranno i lavori?

"Antonio Pettinari, il nostro gancio nella Quadrilatero, mi dice che il progetto sta andando avanti. Poi c’è il raddoppio del ponte a Piediripa: i lavori prenderanno il via entro fine mese. Spero anche che entro quest’anno ci sia la prima pietra dell’ospedale. Avevo detto che mi sarei incatenato se il cantiere non fosse partito, stavolta lo faccio davvero, non so più che fare. Il progetto è bellissimo, avveniristico".

Il sottopasso di via Roma invece?

"Sarà pronto a primavera. Ora il progetto è cambiato perché c’era il rischio di allagamenti, ma stiamo per ripartire".

Il sistema per evitare allagamenti non poteva essere previsto prima?

"Non lo so se poteva essere fatto prima, lo dovete chiedere ai tecnici e alla ditta. So però che la prima volta che ho visto il progetto, nel tunnel non ci passavano neanche i camion, ora invece sì. Comunque la modifica non ha portato ritardi. A primavera saranno pronte anche le piscine, un progetto avviato dalla precedente amministrazione e per il quale sono grato. Poi sto lavorando per fare in modo che i vigili del fuoco non debbano più passare da corso Cavour".

Si parla da decenni di una bretella. C’è qualcosa di concreto?

"C’è da andare a Roma e in Regione, e proporre. Finché c’è questa filiera politica a noi favorevole continuerò a tentare. In Regione sono ascoltato".

In realtà l’hanno accusata di essere succube della Regione, come dimostrato dalla vicenda del Consiglio comunale aperto sulla sanità…

"Io ho ascoltato la Regione che voleva fare un incontro con determinate modalità. E comunque il Consiglio aperto ci sarà il 9 gennaio. Quindi alla fine ne ho fatti due".

A proposito di Consiglio, l’ultima seduta (in cui doveva essere approvato il bilancio) è saltata perché non siete riusciti a garantire il numero legale.

"Intanto ho detto che il prossimo anno il bilancio dovrà essere presentato in anticipo, prima di Natale. Poi c’è da dire che i consiglieri non sono stipendiati come gli assessori, quindi ci può stare che per motivi lavorativi uno non possa partecipare o che sotto le feste siano fuori. Poi ci sarà anche chi ci vuole boicottare, ma spero di no".

Il problema con la sua lista civica rimane e i numeri in Consiglio sono risicati.

"La lista civica è nata con il mio nome e ha preso gli stessi voti di Fratelli d’Italia. Ora Micucci Cecchi ha recuperato il nome originario, ma i voti sono quelli del centrodestra. È essenziale che la lista rimanga coerente rispetto al voto degli elettori. Poi la mia porta è sempre aperta, ricevo tutti".

C’è modo di recuperare lo strappo coinvolgendo i civici in qualche modo?

"Politicamente c’è un coinvolgimento, nei settori specifici però non è semplice. Micucci Cecchi è stato tre anni in Apm. C’era la partita del Cosmari, ma fare il presidente non è come andare in villeggiatura".

Nel frattempo il capoluogo è fuori dal cda del Cosmari.

"Ma la società non è di Macerata, è di tutto il territorio".

A proposito di rifiuti, la lista con i cinque siti per la discarica doveva essere pronta entro il 2023. E intanto la Tari aumenta.

"La graduatoria dei trenta siti è pronta. L’ingegnere Stella me la deve consegnare a breve. Ma nel frattempo non sono stato a dormire: mi sto muovendo per portare i rifiuti in siti più vicini rispetto a Pesaro, con costi minori. Stesso discorso sull’acqua: stiamo lavorando per mantenere la gestione in mani pubbliche".

Anche qui però i tempi sono biblici.

"Se sto in azienda, oggi decido e domani faccio. Ma qui non funziona così. Dobbiamo far entrare nel nuovo gestore i Comuni e le società, solo che Osimo c’è anche un privato. Io in ogni caso ho l’Apm, che devo salvaguardare".

Intanto continuano le liti in Giunta. Tra Marchiori e Iommi c’è stato più di uno screzio.

"Io non li ho mai visti litigare. Nelle riunioni di Giunta tutto fila liscio, poi sui giornali sembra che succeda chissà cosa. Le questioni vanno discusse in Giunta da persone mature, che rappresentano la città. Se vuoi farti bello sui giornali, non va bene. Qui però non vedo un’atmosfera da coltelli, finché ci sono io non è così".

Fino a quando ci sarà lei? Nel 2026 si ricandiderà?

"Questa è la domanda che mi faranno tutti per il prossimo anno. Io nel 2026 avrò settant’anni. La cosa più bella in politica è fare il sindaco, ma servono forza ed energie. Quando sono stato male, se fossi andato in ospedale un giorno più tardi sarei morto, ed è normale che uno a queste cose ci pensi. Chi ha i problemi che ho avuto io sta a casa per otto mesi, io il giorno dopo ero qui a lavorare. Ci vorrebbe un sindaco giovane, preparato, disposto a sacrificare la sua vita e la sua famiglia. Fare il sindaco ha comportato delle rinunce: per esempio non sono più entrato in azienda, nella mia azienda. Ancora non so dire se mi ricandiderò, lo deciderò dopo l’estate. In ogni caso sono contento di fare il sindaco, così come di fare il presidente della Provincia".

Cosa succederà invece in Provincia?

"A dicembre scade il mio mandato, ma non so cosa succederà dopo".

Lei è favorevole al centro commerciale Simonetti a Piediripa?

"Non sono né favorevole né contrario, so però che bisogna dare una risposta, non si può tenere un imprenditore nell’incertezza. Fosse stato per me, la risposta sarebbe già arrivata".

Ma sarebbe stato un sì o un no?

"Il Consiglio comunale è sovrano. Io porterò la cosa in assise entro la fine di questo mese, poi vedremo quello che succede. La questione è piuttosto complessa: ci sono vantaggi e svantaggi. Sul fronte della viabilità i problemi sono risolvibili in prospettiva con il raddoppio del ponte, la Campogiano-Pieve e l’allargamento della strada di cui si farebbe carico Simonetti. L’apertura porterebbe occupazione e introiti Imu, poi potrebbe rilanciare la zona di Valleverde e permetterebbe di intercettare le persone che passano in superstrada, con maggiore pubblicità per Macerata. Ci sono però tantissime perplessità rispetto all’utenza: la popolazione è sempre la stessa, ma ci sarebbero tre centri commerciali nel raggio di poche centinaia di metri. Il piano commerciale reggerebbe? Vediamo cosa succede in Consiglio comunale, io comunque non voglio lasciare grande a chi verrà dopo".