Macerata, 9 gennaio 2024 – Una raccolta fondi per il professor Fabrizio Gentili, il 47enne residente a Serrapetrona e docente di matematica e fisica al liceo scientifico Galilei di Macerata che, da un anno e mezzo, combatte contro gli effetti avversi di un antibiotico. Gentili ha dolori fortissimi che lo paralizzano, ma non ha una diagnosi per la sua malattia, né – per ora – una cura, nonostante i numerosi tentativi fatti finora.
Non riuscendo neppure a scrivere, il professore non può lavorare. Per ora prende metà stipendio, e a giugno lo perderà del tutto, dovendo per altro farsi carico di spese costose per la sua assistenza sanitaria.
Da qui l’idea di un amico, Fulvio Riccio, di aprire una raccolta fondi su Gofoundme, "Aiutiamo Fabrizio a guarire". "Vi sono speranze per guarire e alleviare il dolore che lo tormenta? Non lo sappiamo, ma esistono terapie innovative che in casi simili hanno dato risposte confortanti – scrive Riccio nella pagina dedicata alla raccolta –. Purtroppo però sono molto costose. Fabrizio non accetterebbe mai un aiuto economico. Parlando con lui mi ha confessato che per alleviare il dolore si può provare la Scrambler therapy, costo circa mille euro per 20 sedute, a Pesaro, oppure l’ozono terapia autoemoinfusione, circa 120 euro a seduta, o infine la Frems therapy, 35 euro ogni 25 minuti di applicazione, da fare per almeno 50 minuti al giorno per un minimo di 15 sedute.
È possibile avere una diagnosi più precisa tentando con un test genetico dal costo di 3.500 euro. Poi le parcelle per le visite con specialisti, spese di trasporto, vitto e alloggio. Decine di migliaia di euro, da solo non ce la può fare. Ma tutti insieme sì! Diamo una speranza a Fabrizio". In pochi giorni, sono stati raccolti quasi 5mila euro, grazie alla generosità di tante persone toccate da questa storia incredibile.
"Di sicuro non ho voluto rendere nota la mia storia per chiedere un aiuto economico – premette il professor Gentili –. Ma l’altra notte non ho dormito per i dolori e oggi non riesco quasi neanche a scrivere. Ci sono terapie che vorrei provare a fare, ma costano, così come il test genetico. Purtroppo sono un malato particolare, ho tremori alle braccia ma tutte le analisi sono a posto. Di fronte alla commissione medica cosa potrei dire? Cosa potrei dimostrare? A livello strumentale nulla dimostra la mia malattia".
Una condizione pesantissima per una persona giovane, sportiva, felice con la moglie e le due figlie e stimatissima nel lavoro. "Non mi mancava nulla, e di punto in bianco mi è cambiata la vita. Nessun farmaco può ridurre il dolore che provo. In questi giorni devo sopportare un bruciore agli arti che mi fa impazzire. Ho mandato le mie analisi ovunque, mi dicono che forse è un danno mitocondriale, che non si vede dagli esami e non ha cure. Io le ho provate tutte, di più non saprei cosa fare". Con le donazioni, che saranno rendicontate, il professore potrebbe provare altre terapie e non perdere la speranza di poter uscire, quanto prima, da questo incubo.