Ci si attacca a tutto, è proprio il caso di dirlo. Anche ad una panchina che ora farà bella mostra di sé magari in qualche giardino privato. È quello che è accaduto a Recanati ai danni di una panchina che solo da qualche mese era stata istallata in via Carducci per la gioia di alcune persone anziane residenti in zona. Questi furti ai danni del patrimonio pubblico generalmente non vengono neppure denunciati e questo fatto rischia, però, di alimentare l’idea nel ladro di essere protetto da una certa impunità per scarso interesse dell’ente proprietario del bene. C’è, però, anche un aspetto più grave, anch’esso trascurato, legato alla sicurezza di queste panchine che generalmente non sono fissate a terra, ma si possono sollevare con estrema facilità.
Una situazione che riguarda non solo la panchina rubata in via Carducci, ma anche tutte quelle poste sia in centro storico che lungo la passeggiata leopardiana. Quelle istallate nell’ambito del famoso progetto "a spasso nell’Infinito" per la valorizzazione della passeggiata lungo il Colle dell’Infinto sono state fissate inizialmente con lo stucco e non con bulloni conficcati a terra: con il tempo, quindi, hanno perso la presa a terra per cui, come dicevamo, possono essere sollevate tranquillamente dal suolo, caricate su di un mezzo e portate nel proprio giardino di casa.
Non vorremmo suggerire a nessuno una scelleratezza del genere, confidando sul senso civico dei cittadini che, per ora, ha prevalso contro ogni forma di tentazione, ma c’è assolutamente da prendere al più presto dei provvedimenti, soprattutto per mettere al sicuro queste panchine che potrebbero costituire un vero pericolo. Infatti per essere confortevoli, sicure e di qualità, occorre che rispondano e soddisfino gli specifici requisiti previsti dalla normativa vigente, con particolare attenzione alla loro stabilità, perché la panchina deve inevitabilmente evitare di sbilanciarsi o ribaltarsi, per non mettere in pericolo l’incolumità dei potenziali utenti, soprattutto quelli più piccoli. E per far questo il requisito essenziale è che siano fissate a terra in modo sicuro e oggi non sembra proprio che sia così. Lo stesso accade per i cassonetti in ferro multi raccolta di rifiuti, anch’essi disseminati lungo tutta la città e soprattutto nelle diverse aree del centro storico. Questi cassettoni si presentano come le panchine, cioè non fissati a terra e quindi possono essere agilmente sollevati o rovesciati.
ast. t.