Un blitz improvviso nella sede di una società di vendite online all’ingrosso aveva permesso di effettuare uno dei più grossi sequestri di marijuana. Per tre dei soci, considerati i "deus ex machina", erano scattate le denunce alla Procura della Repubblica. L’operazione era stata messa a segno dai militari del Nucleo di polizia economico-Finanziaria della Guardia di Finanza e il magistrato inquirente, al termine delle indagini, ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio per tre giovani originari di Civitanova che avevano la loro sede operativa a Fermo e a Porto Sant’Elpidio. Tutto era iniziato nel corso di un pattugliamento nella zona industriale di Porto Sant’Elpidio, quando gli uomini delle Fiamme Gialle avevano notato tre uomini intenti a ricevere della merce da parte di uno spedizioniere i quali, in maniera frettolosa e guardinga, avevano provveduto a concentrare diversi voluminosi plichi all’interno di alcuni locali adibiti ad ufficio. Il comportamento di quei tre aveva insospettito gli uomini della Guardia di Finanza che, pertanto, avevano deciso di operare un controllo sui pacchi scaricati, che emanavano un forte odore di sostanza stupefacente ed erano risultati infatti contenere marijuana. I tre giovani, di età compresa tra i 27 e i 29 anni, erano risultati essere soci di una srl dedita al commercio all’ingrosso di merce online. Informata l’autorità giudiziaria del rinvenimento della droga, le operazioni erano state estese anche a un magazzino nella disponibilità dei tre soci, all’interno del quale era stato trovato un ulteriore quantitativo di marijuana sprovvisto di qualsivoglia documentazione di acquisto o esami di laboratorio che ne attestassero la quantità di principio attivo. L’operazione, che ha consentito di sottoporre a sequestro 86,140 chili di marijuana, ha fatto scattare la denuncia a piede libero dei tre.
Fabio Castori