Dalle star della ritmica Raffaeli e Baldassarri, mercoledì, fino a Pardo la domenica. La 14esima edizione di Overtime, dedicata al "Rumore", è stata un successo. Ne hanno beneficiato così gli esercenti locali e un’intera città. L’obiettivo per il futuro è confermare questi standard, o addirittura fare meglio, come confermato dal direttore artistico Michele Spagnuolo. Un’edizione da record, ora serve un po’ di riposo. "Rifiateremo un mesetto, poi testa al 2025 con la solita voglia. Il tema sarà quello delle ‘Scelte’. Abbiamo già in mente diversi ospiti, da dicembre li contatteremo".
Qual è stata la difficoltà più grande per questa edizione?
"Incastrare tra loro tutti gli eventi. C’erano tanti nomi di primo livello e non potevamo permetterci di metterne più di due a giornata. L’anno prossimo però la vera sfida sarà quella di mantenere uno standard così elevato. L’asticella si è alzata e servirà l’appoggio di tutti: istituzioni, privati e le Università di Macerata, Camerino e Ancona".
Venerdì, al Lauro Rossi, Lele Adani ha definito il festival di Trento, organizzato dalla Gazzetta, come "la brutta copia di quello di Macerata". Una bella gratificazione.
"Sì, ma conta più l’affetto delle persone, che tranne quattro eventi hanno riempito sempre le varie location della città".
Il dato sulle presenze ha superato quello del 2023?
"Sì, confermo. Una parte del risultato lo dimostra lo spettacolo di venerdì sera con Adani-Cassano-Ventola. Diverse persone sono state costrette a tornare a casa per limite raggiunto di posti, non era mai capitato".
Con Overtime ne beneficiano gli hotel della città.
"Abbiamo riempito i cinque hotel ai quali ci affidiamo (Lauri, Le Dimore, Mecenati, Palazzo Cortesi e la Domus San Giuliano, ndr). Faccio un esempio: una famiglia da Teramo ha fermato uno di questi per tutti i giorni del festival, un’altra è arrivata da Gorizia. E poi c’erano diversi sportivi venuti solo per fare un giro, come Federico Giunti. Se questo festival guarda alle Marche, sta raggiungendo livelli sempre più nazionali".
Stesso discorso coi ristoranti?
"Quasi tutti gli ospiti si sono fermati per mangiare, li abbiamo divisi tra i ristoranti Da Silvano e Signore te ne ringrazi, oltre alla Porchetteria Centrale, al Centrale e Centrale Plus".
Per il 2025 qual è l’aspetto da migliorare?
"Poter programmare con un po’ più di tranquillità economica, per poter avere poi la capacità di muoversi ancora con più forza".
E l’obiettivo?
"Mantenere i livelli di questa edizione, se possibile crescere. Per questo servirà l’appoggio di tutti. Cerchiamo sempre volontari da poter includere nel nostro progetto, a una macchina organizzativa, di qualità, composta da 70 persone, tra quelli come me della ‘vecchia guardia’ e chi è arrivato poi. Siamo eternamente grati per il loro aiuto".
L’ospite che sogna di portare a Macerata?
"Roberto Baggio".