Un’ottima annata. "La vendemmia alle porte si prospetta buona nella quantità e ottima nella qualità, visto l’andamento stagionale diametralmente opposto a quello dello scorso anno – esordisce il presidente di Coldiretti Macerata Francesco Fucili –. Le nostre aziende potranno produrre ottimo vino da mettere sul mercato, considerando che da qualche mese alcune di loro, soprattutto le più piccole, hanno esaurito le scorte. Dobbiamo continuare a valorizzare questo settore, importantissimo per il nostro territorio, anche con attività legate all’enoturismo".
Ha iniziato a vendemmiare mercoledì, Fabio Marchionni dell’azienda agricola Collestefano di Castelraimondo, con le basi spumante del Verdicchio. Poi sarà la volta del vino fermo. Si viaggia su sette giorni di anticipo per il clima: l’estate è stata calda, così come l’inizio primavera. "Un’ottima annata, con un’uva sanissima – spiega Marchionni –. La pioggia di maggio ha dotato il suolo di una certa umidità, le chiome si sono mantenute fresche, così come il terreno, nonostante il grande caldo".
Ha assunto cinque ragazzi per trasportare le cassette e per il carico/scarico della pressa; studenti che hanno finito il liceo e si apprestano ad entrare all’università. "In genere si fa fatica a trovare personale, a differenza del passato – dichiara Fabio – però per quest’anno ci siamo". In azione altri collaboratori (cinque compreso lui), più dieci persone, da una ditta esterna, adibite alla raccolta. "Una stagione migliore della scorso anno, che era stato segnato dalla peronospora (malattia fungina della vite, ndr) – aggiunge Luigi Paccusse, titolare della Fattoria Paccusse di Apiro, presidente della sezione Apiro-Poggio San Vicino Coldiretti –. Da noi i terreni sono freschi, con falde acquifere sotterranee. Mentre in altre zone, come ci segnalano alcuni colleghi, la siccità non ha permesso al grappolo di sviluppare bene". Lui darà il via alla vendemmia oggi. Per sopperire, invece, alla carenza di braccia per raccogliere l’uva, diversi agricoltori ricorrono allo scambio di manodopera tra soci Coldiretti. "Scendono in campo anche i familiari", dice Paccusse. E poi c’è la vendemmia meccanizzata. "Rispetto a prima si trovano meno pensionati – afferma –, ma più stranieri, in particolare indiani".
Inizierà la vendemmia tra oggi e domani per basi spumante, Chardonnay e Pinot Nero, anche Ginevra Coppacchioli, la giovane titolare della Cantina Coppacchioli Tattini, azienda biologica a Cupi di Visso. Mentre per l’autoctono Vissanello, ultracentenario (progenitore del Pecorino), nato nel vigneto più alto delle Marche, bisognerà aspettare ottobre. E tra un paio di settimane dovrebbe toccare ai vini fermi, in base alle temperature. "Si prospetta un’ottima annata da un punto di vista qualitativo e della sanità delle uve – conclude Ginevra –. La quantità non sarà abbondante come lo scorso anno qui da noi, ma comunque sarà superiore alla media".