REDAZIONE MACERATA

Ottavo risultato utile in otto gare targate Bilò. Ora la Recanatese è fuori dalle sabbie mobili

Forse per la prima volta, dall’inizio della stagione, guardare la classifica della Recanatese non fa venire i classici "brividi freddi"....

Forse per la prima volta, dall’inizio della stagione, guardare la classifica della Recanatese non fa venire i classici "brividi freddi"....

Forse per la prima volta, dall’inizio della stagione, guardare la classifica della Recanatese non fa venire i classici "brividi freddi"....

Forse per la prima volta, dall’inizio della stagione, guardare la classifica della Recanatese non fa venire i classici "brividi freddi". L’ottavo risultato utile su altrettante gare della gestione Bilò con la terza vittoria consecutiva ha proiettato i giallorossi, udite udite, a ridosso della parte sinistra della graduatoria, con Castelfidardo e Vigor Senigallia a un tiro di schioppo. Impensabile un mesetto fa quando la serie di pareggi sembrava non finire mai e non si riusciva a risalire davvero la china.

Chiaro che a metterci lo zampino è anche un pizzico di sorte meno malevola ma, soprattutto nel calcio, gli episodi fanno la differenza ed è fondamentale saperli sfruttare a dovere, cosa che, puntualmente, Ferrante e compagni stanno diligentemente facendo da diverse settimane. Ultimo, ma non certo per importanza, dato da rimarcare è la ritrovata solidità difensiva, una chimera, nel recente passato. Del Bello è imbattuto da circa 380’ (ultima marcatura subita è stata quella del teatino Cordova il primo dicembre) e a Fermo è stata la quarta trasferta di fila senza subire reti ed il fatto non può essere archiviato come "casualità", soprattutto ricordando i match nei quali si subivano gol a ripetizione.

Recanatese meno bella e più concreta quindi? Probabilmente ma non solo: sono mutati anche alcuni dei protagonisti e sono giunti dei "profili" che hanno alzato e di parecchio il tasso tecnico e di esperienza. Al Recchioni inoltre l’agognatissima vittoria è giunta nelle ormai abituali condizioni di emergenza: ai forfait previsti di Raparo e Sbaffo si è aggiunto l’infortunio a D’Angelo dopo appena 20 minuti, mentre agli acciaccati Mordini e Alfieri è stato "concesso" il secondo tempo, quello poi che è risultato determinante.

In questa stagione tormentatissima è ancora troppo presto per ritenere che il peggio sia veramente alle spalle, anche vedendo ciò che riserva il calendario che ora propone il doppio turno interno con le due leader del girone, la Sambenedettese che sta viaggiando con il vento in poppa e pare irresistibile e, subito dopo, il "magno" L’Aquila delle grandi firme, distanziato però di ben 9 punti dalla leader. Avversari tutt’altro che raccomandabili, ma che almeno saranno affrontati senza il pesantissimo fardello di essere totalmente invischiati nella zona a rischio.

Meglio però ancora guardarsi, con circospezione, alle spalle: in fondo le sest’ultime, Avezzano e Sora sono a soli quattro punti e non è proprio il caso di rilassarsi. Oggi si riprende con il morale alto e la prospettiva di un match di cartello: di sicuro non ci saranno cali di tensione.

Andrea Verdolini