Resterà in vigore fino al 15 aprile l’ordinanza firmata dal sindaco Sandro Parcaroli per limitare le emissioni inquinanti nell’aria. L’ordinanza prevede il divieto assoluto di circolazione per i veicoli a motore destinati al trasporto di persone con più di otto posti a sedere oltre il conducente, adibiti a servizi di trasporto pubblico locale, alimentati a benzina o gasolio, ante euro, euro 1, euro 2 ed euro 3, a meno che non siano iscritti negli appositi registri quali veicoli di interesse storico e collezionistico. Il provvedimento stabilisce anche il divieto di circolazione nell’area del centro storico e lungo i tratti viari che ne delimitano il perimetro (viale Puccinotti, viale Trieste, viale Diomede Pantaleoni, viale Leopardi) per le seguenti categorie di veicoli: auto diesel ante euro, euro 1, euro 2 ed euro 3, a benzina ante euro e euro 1, moto ante euro, ciclomotori a motore termico ante euro. Inoltre, l’ordinanza prevede che da lunedì a venerdì, esclusi i giorni di festività nazionale, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30, le limitazioni alla circolazione non si applicano ai veicoli delle forze di polizia, delle forze armate, veicoli sanitari e di soccorso, dei servizi tecnici degli Enti locali e dei servizi tecnici delle aziende che eserciscono pubblici servizi, esclusi i veicoli delle imprese che eseguono lavori, forniture e servizi per i medesimi enti; auto funebri; carri attrezzi adibiti al soccorso stradale; veicoli diretti alle strutture sanitarie di tipo ospedaliero che trasportano pazienti, medicinali, plasma materiali medicali, attrezzature, per i quali può essere motivato lo stato di necessità e urgenza; veicoli che conducono al domicilio dei pazienti gas medicali, medicinali salvavita e attrezzature mediche salvavita, elettrici, ibridi, a gas metano, gpl, idrogeno e dualfuel, eccettuati gli euro 0 o ante euro, a condizione che utilizzino effettivamente anche il metano o il gpl mentre attraversano i luoghi di applicazione. Scatta poi il divieto di accensione degli impianti termici a biomassa solida (legna, cippato, pellet, carbonella, etc.), inclusi i caminetti tradizionali aperti e quelli moderni chiusi, utilizzati per il riscaldamento degli ambienti interni o solo per la produzione di acqua calda sanitaria, se è presente e funzionante nell’unità abitativa un altro tipo di riscaldamento centralizzato o autonomo. Tale obbligo non si applica qualora gli impianti termici a biomassa abbiano una classe di qualità uguale o superiore alla classe 3 stelle.
CronacaOrdinanza contro lo smog. Stretta su veicoli inquinanti, caminetti a legna e pellet