REDAZIONE MACERATA

Opere in ritardo e modificate: "Chiarezza sul fosso Acquabona"

Dopo Michele Bianchi. Centrodestra Unito interviene. anche sui cambiamenti. rispetto al progetto finanziato.

Angelica Sabbatini di Centrodestra Unito

Angelica Sabbatini di Centrodestra Unito

"Per quale motivo i lavori al fosso Acquabona procederanno con un cronoprogramma diverso, rispetto a quello del 2021? E soprattutto: l’amministrazione comunale intende o meno realizzare le due vasche di laminazione che erano state programmate nella prima progettazione?" È quanto si domanda il gruppo di minoranza Centrodestra Unito, che ha presentato un’interrogazione al sindaco Andrea Michelini riguardo all’intervento idraulico al fosso Acquabona, a Porto Recanati. L’atto è stato sottoscritto dalle due consigliere comunali Rosalba Ubaldi e Angelica Sabbatini, e arriva all’indomani dalle dichiarazioni rilasciate dall’avvocato Michele Bianchi sul Carlino. Secondo lui, l’appalto per il primo stralcio dei lavori al fosso Acquabona sarebbe stato affidato un anno dopo rispetto a quando il Comune ha ricevuto i finanziamenti regionali. Inoltre, Bianchi aveva aggiunto che nel progetto attuale non compaiono più le due vasche di laminazione, inizialmente previste in zona Peep3 e nei pressi del cimitero.

Ma adesso anche Centrodestra Unito vuole avere delle spiegazioni sulla vicenda. "A settembre 2019 l’ingegner Gigli, incaricato dalla giunta Mozzicafreddo, aveva presentato il progetto completo per l’adeguamento idraulico del fosso Acquabona, oltre a quello definitivo per il primo stralcio – dicono Ubaldi e Sabbatini –. Quel progetto prevedeva un cronoprogramma, secondo il quale i primi due interventi dovevano riguardare le due vasche di laminazione, a monte e a valle dell’autostrada, e solo il terzo stralcio prevedeva la pulizia dei fossi e l’innesto del fosso sulla Fiumarella". Tuttavia, aggiunge l’opposizione, la progettazione ha subito grosse modifiche con la giunta Michelini. "Con una determina del 17 giugno, è stato affidato a un tecnico esterno l’incarico di aggiornare gli elaborati per la revisione dei prezzi e la suddivisione in stralci – riprendono Ubaldi e Sabbatini –. Ora, il progetto esecutivo del primo stralcio prevede pulizia e ampliamento dei fossi, contrariamente al cronoprogramma dall’ingegner Gigli". Perciò, Centrodestra Unito vuole dei chiarimenti dal primo cittadino: "Perché si è deciso di procedere con un cronoprogramma diverso rispetto a quello per il quale si chiese, nel settembre 2021, il finanziamento regionale? Sul nuovo progetto ci sono i pareri necessari? L’amministrazione ritiene o no di procedere con ogni urgenza alla realizzazione delle due vasche di laminazione?"