Coinvolto in un incidente, un 39enne era morto dopo un mese senza mai aver lasciato l’ospedale. Per questo il conducente dell’auto, accusato di omicidio stradale, è stato condannato a due anni, due mesi e 20 giorni. L’episodio era avvenuto il 13 ottobre del 2021 in via dell’Industria a Porto Recanati. Florin Costantin Racariu, romeno di 29 anni residente a Recanati, al volante della sua Fiat Multipla, era andato a prendere un suo amico, Asif Mahmood, pakistano 39enne residente a Corridonia e operaio in una ditta nella zona sud del paese. Ma dopo essere ripartiti insieme, il giovane aveva perso il controllo dell’auto ed era finito contro un muretto. Ad avere la peggio era stato il passeggero. In eliambulanza era stato portato a Torrette, in seguito da lì era stato trasferito all’ospedale di Macerata. Ma purtroppo il 10 novembre, dopo poco meno di un mese, il pakistano era morto. Così il romeno era stato accusato di omicidio stradale. In udienza preliminare i difensori, gli avvocati Olindo Dionisi e Cristina Marangoni, avevano chiesto una perizia per accertare le cause del decesso, e chiarire in particolare se questo fosse dovuto alle conseguenze dell’incidente o, eventualmente, a quanto avvenuto in seguito in ospedale. La perizia ha confermato che la morte del 39enne era stata causata dai politraumi e dall’edema cerebrale. Ieri il caso è tornato al vaglio del tribunale. Gli avvocati Dionisi e Marangoni hanno chiesto il processo con il rito abbreviato. E il giudice Daniela Bellesi, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Claudio Rastrelli, ha condannato l’imputato a due anni, due mesi e 20 giorni, senza sospensione condizionale. Al romeno è stata anche sospesa la patente per due anni. La moglie, il figlio e i fratelli della vittima erano parti civili al processo, assistiti dagli avvocati Jacopo Allegri e Massimo Cesca.
CronacaOmicidio stradale, c’è la condanna per un giovane