Montelupone (Macerata), 26 maggio 2017 – Una carrozza funebre trainata da quattro cavalli, gli animali che Olindo Pinciaroli tanto amava, preceduta da 12 cavalieri e amazzoni, ha aperto il corteo che ha accompagnato la salma veterinario ucciso verso il cimitero di Montelupone. Si è concluso, oggi pomeriggio, il funerale del 53enne, ucciso domenica scorsa a coltellate a Osimo, sull’ambulanza veterinaria mentre percorreva la Chiaravallese.
La cerimonia è stata celebrata da don Gianfranco Ercoletti nell’abbazia di San Firmano. Tantissima la gente intervenuta per dare l’ultimo saluto a Pinciaroli e abbracciare i famigliari: la moglie, Patrizia Pasutto, in prima fila con gli occhiali scuri e chiusa nel dolore, e le sorelle della vittima, Anna e Lina in lacrime. Non c’era invece la figlia di quattro anni. Fino a ieri, ancora non le era stato detto della morte del papà, al quale era legatissima.
Laura Sisalli, grande amica di Pinciaroli e responsabile della sezione equestre della Raci, ha ricordato «la grande disponibilità dell’uomo», sottolineando che «è stato e resterà per sempe il nostro grande veterinario». «E’ calato il buio su Montelupone – ha detto don Ercoletti –, con una vicenda triste che ci ha fatto sprofondare nel dolore».
Per l’omicidio di Pinciaroli era stato fermato domenica notte, Valerio Andreucci, il 23enne ascolano, collaboratore del veterinario che era con lui sull’ambulanza. E’ rinchiuso in carcere con l’accusa di omicidio volontario.
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