Macerata, 4 gennaio 2025 – Concorsi pubblici a raffica, da parte dell’Ast, per cercare di coprire i vuoti in organico. Ne sono stati appena banditi cinque, tutti per titoli ed esami, per posti a tempo pieno e indeterminato, con scadenza per la presentazione delle domande il prossimo 31 gennaio. Si tratta di un posto di dirigente medico di Neuropsichiatria Infantile, un posto di dirigente medico di Geriatria, un posto di dirigente medico di Gastroenterologia, un posto di dirigente medico di Malattie infettive, e un posto di dirigente medico di Anestesia e Rianimazione. Nello stesso tempo, è l’Ast di Macerata, in quanto capofila, ad aver bandito un concorso pubblico aggregato per gli enti del Servizio sanitario regionale, per la copertura, a tempo pieno e indeterminato, di 16 posti di tecnico sanitario di radiologia, così distribuiti: Azienda ospedaliera delle Marche 4, Ast Pesaro Urbino 4, Ast Ancona 3, Ast Macerata 3, Ast Fermo 1, Ast Ascoli 1. Già assunta, invece, sempre a tempio pieno e indeterminato, una fisioterapista, mediante utilizzo a scorrimento di una graduatoria disponibile, al posto di un’altra che ha rinunciato ad assumere l’incarico. Intanto il 30 dicembre scorso l’Ast di Macerata ha revocato la gara indetta con determina del 7 ottobre, indicendone una nuova, per appaltare a cooperative private la copertura di 1.980 turni annuali (780 inerenti ai pronto soccorso, 1.020 al servizio di 118 e 180 alla Pediatria di Macerata), per un importo a base d’asta di 1 milione e 875 mila euro, per un periodo di 12 mesi. Una scelta motivata dalle “gravi carenze di organico e nonostante le azioni adottate dall’ente per tentare di ovviare a tali criticità di gestione del servizio”.
Si precisa che l’affidamento ha carattere straordinario e temporaneo, ed è finalizzato a garantire la continuità di un servizio pubblico essenziale. L’Ast ribadisce, la volontà di procedere all’assunzione di personale attraverso le ordinarie procedure di selezione, nelle more di un auspicabile superamento delle criticità di reclutamento. “Trattandosi di esternalizzazione emergenziale – si sottolinea – la durata del servizio dovrà essere limitata al periodo di temporanea carenza di personale. Per tale ragione viene individuata una durata iniziale di mesi 12 e prevista nei documenti di gara una ipotesi di recesso anticipato nel caso in cui la situazione di carenza del personale medico venga meno”.