Nel progetto in corso d’opera, che prevede la realizzazione di un ascensore dentro alla torre civica, l’amministrazione comunale deve forse pensare di includere una fermata intermedia al piano dell’ufficio anagrafe, visto che un cittadino disabile a oggi non può entrare in quei locali". È la proposta che formula Richard Dernowski, rappresentante della lista politica "Comunità, Ecologia e Progresso" e attuale consigliere comunale del gruppo di minoranza "Idea Futura". Il riferimento è ai lavori che si stanno svolgendo in piazza Matteotti a Potenza Picena per il recupero e il restyling della torre civica, situata accanto al palazzo del Podestà, dove sono ospitati alcuni uffici comunali. "Non è nostra intenzione soffermarci sulla validità del progetto di riqualificazione della torre, né sulle evidenti difficoltà di coordinamento dei lavori – afferma Dernowski –. È chiaro, tuttavia, che questa mancanza sta confermando l’assenza di una programmazione. Ci interessa piuttosto riflettere sugli obiettivi che si dovrebbero perseguire, quando si investe una cifra come un milione e mezzo di euro. Dai documenti progettuali – osserva ancora –, emerge che la torre sarà dotata di un ascensore per consentire ai disabili di accedere alla cella campanaria, con l’obiettivo di aumentare l’attrattività turistica del centro".
Ma ecco le criticità che vede l’esponente dell’opposizione e allora lancia una sua idea. "È vero che molti cittadini apprezzerebbero la possibilità di ammirare il panorama dalla torre, ma è altrettanto vero che esistono esigenze più immediate e fondamentali – riprende Dernowski –. Per esempio, per un cittadino disabile potrebbe essere prioritario accedere facilmente al palazzo del Podestà, che ospita l’ufficio anagrafe, uno dei servizi comunali più frequentati. Questa necessità è stata ribadita più volte nel tempo, anche durante la campagna elettorale. La domanda è chiara, l’amministrazione ha valutato la possibilità di includere nel progetto dell’ascensore una fermata intermedia al piano dell’ufficio anagrafe? Sarebbe un modo per garantire un impatto pratico e duraturo a un intervento che, altrimenti, rischia di apparire più come un capriccio che una reale opportunità per il centro".
Perciò, conclude Dernowski, "un investimento simile dovrebbe portare solo benefici tangibili sia ai cittadini che ai turisti, trovando un equilibrio tra le esigenze quotidiane della comunità e le ambizioni di sviluppo turistico".
Giorgio Giannaccini