"I reati legati alla microcriminalità sono in calo a Civitanova, in arrivo altre venti telecamere per gennaio". Lo ha annunciato nei giorni scorsi l’assessore alla sicurezza Giuseppe Cognigni, che dice la sua anche in merito alla cosiddetta movida molesta e ai vari episodi di schiamazzi e vandalismi avvenuti nelle ultime settimane, nei week end, fuori dai locali del centro, e che tanto hanno messo in allarme i residenti del centro.
"Se noi scorriamo i dati Istat sulla microcriminalità, nei Comuni con meno di 50mila abitanti Civitanova non appare neppure nelle statistiche – premette l’assessore alla sicurezza Cognigni –. Sono ben altri i problemi, a fronte di un calo di reati documentato. Nonostante questo calo emerge, però, un aumento della percezione di insicurezza. Ma questo vittimismo, da parte di alcune persone, non fa bene a Civitanova. Non mi sembra il caso di militarizzare una città il sabato sera, per fronteggiare problemi che possono creare gruppi di ragazzini. E non parliamo di furti o di rapine. Il problema ritengo sia sociale. Ci sono ragazzini che sfogano le loro insicurezze parlando ad alta voce, suonando i campanelli, facendo piccoli vandalismi. Ma questo è un problema sociale, e non di sicurezza. Civitanova è una città in espansione, dove sono aumentate notevolmente le presenze nel fine settimana. Ma non sono i ragazzini che sparano un petardo a creare insicurezza: non commettono furti o rapine. Come leggiamo dalle cronache locali, i responsabili di episodi del genere sono personaggi, purtroppo, spesso extracomunitari, senza fissa dimora e senza documenti che grazie al sistema di videosorveglianza e alla capacità di indagini delle forze dell’ordine vengono identificati nel giro di uno o due giorni".
A questo proposito, l’assessore aggiunge che "a gennaio è in previsione il posizionamento di altre venti telecamere di videosorveglianza, in aggiunta alle oltre trecento già presenti, in quartieri come Fontespina e San Marone, nella zona del borgo marinaro e all’altezza dello svincolo della superstrada: zone ancora senza occhi elettronici, per così dire buie, che necessitano di questo intervento" conclude l’assessore Cognigni.
Chiara Marinelli