La Fondazione internazionale Padre Matteo Ricci compie 20 anni. Ieri al seminario diocesano si sono tenuti i festeggiamenti di tale anniversario.
"Se dovessi descrivere questi due decenni - dice il presidente Dario Grandoni - in una sola frase direi che abbiamo riaperto una nuova strada per l’amicizia con la Cina. Ciò che appare è differente da ciò che è. Con la Cina non bisogna mai fermarsi all’apparenza, ma è necessario entrare nella profondità del pensiero e degli atteggiamenti. Matteo Ricci, fra le tante doti, sapeva leggere molto bene la realtà rispetto a quello che era l’apparenza".
Nel corso dell’intera mattina è stato fatto un excursus della storia della Fondazione; si sono visti video sugli eventi realizzati dalla Fondazione in questi 20 anni, ascoltati ricordi, letti saluti inviati di chi non poteva essere presente e email di condivisione provenienti da tutto il mondo. Si è parlato di relazioni internazionali, formazione, accordi istituzionali e pubblicazioni; delle difficoltà incontrate, dei successi, dei progetti imminenti, il tutto nel nome di padre Matteo Ricci. Oltre agli interventi del vescovo Nazzareno Marconi, che ha presentato il suo ultimo libro edito dalla Elledici "Macerata Pechino solo andata", del rettore del seminario don Mario Malloni, che ha ricordato la storia del seminario, dell’economista Mario Baldassarri, del sindaco Sandro Parcaroli, hanno partecipato autorità politiche, universitarie, religiose, cittadine e militari.
"Il gesuita maceratese - ha concluso Grandoni - si colloca in uno dei crinali più rilevanti della storia e il suo metodo di dialogo e inculturazione appare quanto mai attuale. Prossimi impegni su Macerata? Si sta lavorando sulla posa in opera di una statua di Matteo Ricci e Xu Guangqi come è a Shanghai e delle stele come quella posta sulla tomba di Ricci a Pechino. Si sta lavorando anchesulla casa di Ricci che è stata recuperata e che è una delle mète più richieste dai Cinesi che vengono in visita qui".
p. o.