LORENZO MONACHESI
Cronaca

Notti magiche da sessanta edizioni: "I primi spettacoli in arena nel 1829, qui è nato lo sport marchigiano"

Viaggio alle origini dello Sferisterio con lo storico Romano Ruffini, protagonista domani agli Aperitivi culturali "Nel 1921 l’allestimento dell’Aida, l’anno dopo Gioconda: furono un fallimento dal punto di vista economico".

Notti magiche da sessanta edizioni: "I primi spettacoli in arena nel 1829, qui è nato lo sport marchigiano"

Notti magiche da sessanta edizioni: "I primi spettacoli in arena nel 1829, qui è nato lo sport marchigiano"

"Tutta l’attività sportiva delle Marche nasce dentro lo Sferisterio". È quanto dice lo storico locale Romano Ruffini, 81 anni, che domani alle 12 sarà ospite agli Antichi Forni assieme ad Angelo Foletto agli Aperitivi culturali dove si parlerà di "Notti magiche: 60 edizioni del Macerata Opera Festival". "Nel 1904 – spiega – si giocano la prima partita di calcio allo Sferisterio, le prime gare di tennis, e poi la scherma, il pugilato, la lotta".

Ruffini, perché lo Sferisterio è stato costruito in piazza Nazario Sauro?

"C’era una enclave nelle mura cittadine che creava lo spazio ideale per un edificio di questo tipo appena fuori del centro, non dimentichiamo che a quei tempi non c’erano mezzi di trasporto e occorreva costruirlo non molto lontano dal cuore della città. Si pensi che il Politeama Marchetti, realizzato circa 400 metri più avanti, appariva come abbastanza lontano dalla città".

L’arena e il Politeama Marchetti non si facevano concorrenza?

"Nel 1891 è stato realizzato questo Politeama, davanti all’attuale clinica Marchetti, con duemila posti a sedere, per attività teatrali e circensi. In effetti ha finito per impoverire lo Sferisterio fino al 1935 quando quella struttura andò a fuoco".

Per quale motivo venne fatta questa costruzione?

"Perché l’arena, come del resto i vari teatri comunali, sono condominiali e i proprietari non pagavano il biglietto e quindi non davano il contributo. Mentre il Politeama è così diventato un’attività redditizia per il proprietario".

Qual è stato il primo spettacolo ospitato allo Sferisterio?

"Quelli del settembre del 1829: si pensi che i festeggiamenti durarono 40 giorni proponendo 30 spettacoli per un qualcosa di eccezionale, capace di coinvolgere tutto il territorio. Eppure, nonostante l’indiscutibile successo si raggiunse il pareggio con enormi difficoltà. Nel 1921 fu allestita l’Aida, l’anno successivo fu la volta della Gioconda e in entrambi i casi fu un fallimento dal punto di vista economico".

Qual è la leggenda più popolare attorno a questo monumento?

"Sono diverse. Per esempio, la gara tra un famoso podista e un cavallo, oppure quando si pensava di realizzarvi una pista ciclabile per organizzarvi delle gare".

Qual è stata l’opera che ha registrato il maggiore clamore?

"L’Aida del 1921 perché fu la prima opera fatta con criteri moderni su un palco così grande che faceva subito colpo. E poi – conclude Ruffini – penso al 1921 quando arrivò l’illuminazione elettrica, adesso non è facile immaginarsi la differenza con i cento fanali a petrolio che c’erano stati fino a quel momento".