
Nicholas Macellari dopo la discussione della tesi di letteratura anglo-americana ha ottenuto la laurea magistrale in lingue
Non vedente dalla nascita, si laurea in lingue con 110 e lode il civitanovese Nicholas Macellari. È uscito dall’ateneo di Macerata da neo dottore in lingue. In testa la corona di alloro e nel cuore l’obiettivo di rendere il mondo un posto più accessibile.
Un traguardo, il suo, che festeggia anche l’Uici di Macerata, l’Unione ciechi e ipovedenti, che lo ha supportato in una parte del suo percorso scolastico e che ora condivide con Nicholas questo successo. Il ragazzo, non vedente dalla nascita, si è laureato con una tesi magistrale in letteratura e cultura anglo-americana, preceduta dalla laurea triennale, conseguita pure all’Università di Macerata. "È una grande soddisfazione – commenta il neo dottore – perché non è stato un percorso facile. La tecnologia aiuta molto, ma per chi non vede non è semplice ottenere i materiali per lo studio in formato digitale. Spesso ho dovuto provvedere in autonomia, con l’aiuto dei miei tutor. Ed essere riuscito, nonostante tutto, a conquistare il massimo dei voti è davvero una bella soddisfazione".
Bruna Gampieri, presidentessa dell’Uici di Macerata, commenta "la gioia di condividere e supportare i percorsi e i successi dei nostri ragazzi, perché centrano un doppio obiettivo: la soddisfazione personale per il proprio ciclo di studi e l’esempio e lo stimolo che la loro esperienza rappresenta per i compagni e gli amici con disabilità visiva che devono affrontare le stesse difficoltà".
Adesso Nicholas vorrebbe mettere a frutto le sue capacità nel mondo del lavoro. "Mi piacerebbe molto impegnarmi – racconta – in un settore che mi permetta di aiutare le aziende a creare ambienti accessibili, rendendo la quotidianità alla portata di chi ha le capacità e le competenze per ricoprire determinati ruoli". Il civitanovese parla tre lingue e nel corso di questi cinque anni ha sviluppato competenze comunicative che gli permettono di relazionarsi anche con clienti esteri. "Il mio futuro? Lo immagino – conclude – come consulente per l’accessibilità: un ruolo pensato perché non ci siano più categorie separate, ma per permettere a tutti di fare la stessa cosa, attraverso strumenti diversi".
Nicholas, con la canonica coronma d’alloro in testa, ha festeggiato con familiari, amici e il direttivo dell’Uici.