Per riscuotere usa un legale e diffida l’amministrazione, per pagare, invece, c’è sempre tempo e dilaziona il suo debito di 4.179 euro in quattro rate. È quanto è stato concordato fra la dirigente del servizio scolastico del Comune e un cittadino che vanta nei confronti dell’ente un debito complessivo di 4.179 per non aver pagato la mensa scolastica dei suoi figli. Per sua "fortuna" l’uomo ha un sinistro di cui riesce a dimostrare la piena responsabilità del Comune per cui l’assicurazione gli paga 6.000 euro a titolo di risarcimento danni. Non pago di ciò, tramite il suo legale diffida l’amministrazione a erogargli direttamente altri 3.000 euro presi dal bilancio comunale. Qui scattano da parte dell’ente i controlli ed emerge che l’uomo vanta un debito per 4.179 euro per aver usufruito per i propri figli, senza pagare, del servizio della mensa scolastica comunale per cui viene proposta una compensazione dei debiti e crediti reciproci. L’uomo, però, propone a sua volta, e ottiene, di compensare solo per 3.000 euro il suo debito e il resto di pagarlo in quattro rate da 295 euro ciascuna, da novembre a febbraio prossimo. Se non rispetterà il patto allora scatterà la riscossione coattiva del debito residuo.
CronacaNon paga la mensa scolastica: ora risarcirà il Comune