"Non ci sono problemi di smog e traffico"

Nuovo piano di mobilità: commercianti sul piede di guerra dopo la presentazione di Michelini. Ubaldi: "Le zone 30 esistono da 10 anni"

"Non ci sono problemi di smog e traffico"

"Non ci sono problemi di smog e traffico"

di Giorgio Giannaccini

In nemmeno un giorno, ha subito creato tanto malumore tra i commercianti del paese il nuovo piano di mobilità ciclistica (o anche "biciplan") che l’amministrazione comunale ha presentato l’altroieri, a Palazzo Volpini. Infatti prevede grossi cambiamenti alla viabilità di Porto Recanati, tra cui la creazione di una piccola area pedonale h24 e anche istituire il senso unico di marcia su corso Matteotti, oltre ad alcune zone del centro con il limite dei 30 orari. E da quanto trapela, ieri mattina il gruppo dei negozianti ha mandato una richiesta urgente di incontro al sindaco Andrea Michelini.

Fra gli scontenti Ubaldo Traini, titolare della catena di negozi d’abbigliamento "Tutti tipi". "Come categoria siamo arrabbiati per diversi motivi – dice Traini –. Già questa estate sta vedendo meno turisti in città rispetto agli anni passati, e in tutto ciò l’amministrazione comunale ha voluto mettere l’isola pedonale su corso Matteotti ogni giorno, dalle 19.30, causandoci difficoltà con il lavoro. Mentre di domenica la chiusura al traffico parte alle 13. Però adesso si fa ancora peggio: si parla di un’isola pedonale h24 e di un corso Matteotti che dal doppio senso di marcia passerà a una corsia – aggiunge Traini –. Perché fare tutti questi cambiamenti? Lo smog a Porto Recanati non c’è, così come non ci sono problemi di traffico. Anzi, tali modifiche andranno solo a peggiorare una situazione commerciale che oggi è tanto critica. Siamo pronti ad andare tutti in Comune per chiedere un passo indietro".

Tuttavia piovono critiche pure da Rosalba Ubaldi, capogruppo di minoranza con Centrodestra Unito. "Forse, né l’assessore Lorenzo Riccetti né il progettista Alessandro Tursi, sono informati che tutto il centro urbano, biciplan o non biciplan, è già a 30 orari come da cartellonistica apposta da oltre 10 anni – commenta la Ubaldi –. E forse nessuno ha riferito al progettista che alla fine di via delle Nazioni non c’è un sottopasso ma un semplice canale di scolo delle acque piovane, che viene sì utilizzato da pedoni e bici, ma non può far parte di un mega progetto come ‘sottopasso’ perché non lo è". Non solo, la Ubaldi si dice scettica soprattutto su alcuni punti illustrati, come "il corso a unico senso di marcia, parcheggi esterni e quelli est a pagamento alto perché più vicini al mare, viale Scarfiotti chiuso al traffico, percorsi ciclabili per i bambini che vanno a scuola. E adesso vaglielo a dire a quelle mamme che vogliono il pulmino davanti la porta di casa".