CHIARA MARINELLI
Cronaca

"Nessun maltrattamento alla studentessa autistica"

Tolentino, sentite per tre ore in tribunale l’insegnante di sostegno e l’assistente. Contro di loro le intercettazioni a scuola dopo la denuncia di una tirocinante.

L’avvocato Nicola Piccinini

L’avvocato Nicola Piccinini

Accusate di maltrattamenti nei confronti di una alunna autistica in una scuola di Tolentino, ieri in tribunale sono state sentite l’insegnante di sostegno Alessia Cingolani e l’assistente Marta Morroto. "Nessuna violenza – hanno assicurato –, abbiamo fatto ogni cosa per il suo bene".

Per oltre tre ore le due imputate, difese dagli avvocati Nicola Piccinini e Renato Coltorti, hanno risposto alle domande degli avvocati difensori e del pubblico ministero Enrico Riccioni, di fronte al collegio dei giudici del tribunale di Macerata. Per l’accusa, le due avrebbero usato schiaffi, insulti e parolacce nei confronti della studentessa. Ma le imputate hanno negato le accuse, sostenendo di aver agito solo per il bene della ragazza. Per quanto riguarda gli schiaffi, hanno assicurato che si trattava solo di colpetti volti più che altro a contenere, in certi casi, la ragazzina che era agitata.

"Hanno dato la loro versione dei fatti – ha spiegato l’avvocato Piccinini – smentendo la ricostruzione della procura. Quello che hanno fatto, lo hanno fatto per il bene dell’alunna e se c’è qualcosa dal punto di vista deontologico che può essere considerato sbagliato è un altro discorso. Per esempio qualche parola che può risultare offensiva e ingiuriosa e che, normalmente, a scuola non si dice. Ma pur essendo offensiva di per sé, non risulterebbe dannosa in questo caso perché non recepita come tale dall’alunna. Non c’è mai stata alcuna volontà di maltrattare o di rivolgere ingiurie alla studentessa". "Abbiamo dato la nostra versione dei fatti, smentendo l’ipotesi accusatoria – ha aggiunto l’avvocato Renato Coltorti –, frutto di una scarsa conoscenza del trattamento e della gestione del caso della ragazzina, che visti da occhi non esperti assumono tutta un’altra versione".

La vicenda era venuta alla luce nel maggio del 2022, quando l’insegnante e l’assistente di sostegno finirono agli arresti domiciliari con l’accusa di maltrattamenti aggravati su una alunna minorenne, con problemi di autismo. "Una belva", "Qua è il delirio, oggi sembrava stessero tenendo un toro", "Qua noi dobbiamo sopravvivere": così parlavano dell’alunna disabile l’insegnante di sostegno e l’operatrice, intercettate e filmate nel corso delle indagini. L’inchiesta dei carabinieri era partita dopo la denuncia presentata dal preside della scuola. A lui si era rivolta una tirocinante, che dopo aver lavorato con Morroto e Cingolani aveva deciso di registrare quello che accadeva in classe con la ragazzina e poi lo aveva sottoposto al dirigente.

Nella prossima udienza, il 3 novembre, saranno ascoltati i testimoni della difesa.

Chiara Marinelli