Negoziante vuole uccidersi, il racconto del maresciallo eroe: “L’ho convinto a lasciare la pistola, lui mi ha abbracciato in lacrime”

Prima lo sparo, poi il lieto fine: salvato da Pagano un commerciante che minacciava di farla finita. “Era seduto sul divano, gli ho parlato della sua famiglia: è una persona che merita ogni bene”

Il maresciallo Nicola Pagano è entrato nell’abitazione dell’uomo, convincendolo a non farla finita

Il maresciallo Nicola Pagano è entrato nell’abitazione dell’uomo, convincendolo a non farla finita

Maresciallo Pagano, come è arrivato l’allarme? Chi ha chiamato i carabinieri?

“L’allarme è arrivato poco dopo le 4.10, mi hanno contattato i vicini sull’utenza di servizio”.

Che situazione ha trovato in casa?

“L’uomo era seduto sul divano del salone con la pistola puntata alla tempia. La moglie e la figlia, preoccupate e in stato di paura, cercavano di tranquillizzarlo. Lui minacciava di togliersi la vita, ma non voleva uccidere i suoi familiari”.

Qual è stato il suo primo pensiero?

“La speranza di salvare questa splendida famiglia. Sono entrato grazie al contestuale arrivo della figlia, con le chiavi in suo possesso”.

Non ha avuto paura di fronte a una persona armata e poco lucida?

“La paura è sicuramente un sentimento che ho provato, ma in quel momento era maggiore la voglia di salvare quell’uomo e i suoi cari2.

Ha mai pensato potesse fare qualcosa del genere?

“Lo conosco da anni. Non l’avrei mai ritenuto capace di compiere tale gesto, ma nella circostanza ho concretamente temuto che potesse uccidersi”.

Cosa le ha detto l’uomo quando l’ha vista entrare?

“Appena mi ha visto ha detto: ‘Maresciallo, la faccio finita. Sono stanco e stufo’. Era disperato e preso da profondo sconforto”.

Deve essere stato difficile calibrare le parole, nel timore che una frase potesse scatenare chissà quale reazione. Come l’ha convinto a desistere?

“Gli ho detto di pensare alla figlia e alla moglie nonché ai suoi splendidi nipoti. Ho confidato nella lunga conoscenza con lui. Quando ha abbassato l’arma mi ha detto ‘grazie’ e mi ha abbracciato piangendo. La situazione mi ha enormemente emozionato e l’ho stretto fino a quando non ha lasciato lui la presa”.

Ora cosa succede?

“Verrà denunciato all’autorità giudiziaria”.

Lei come si è sentito quando è tornato a casa?

“Mi sono sentito orgoglioso di aver avuto l’opportunità di aiutare e salvare un essere umano, che merita ogni bene e rispetto”.