Nefrologia e dialisi, pazienti curati a domicilio con la Telemedicina

Il convegno al Cosmopolitan di Civitanova si concentra sull'uso della Telemedicina per migliorare la gestione dei pazienti con malattie renali croniche, promuovendo la domiciliazione delle cure e il monitoraggio remoto. La Telemedicina si dimostra un valido strumento per ottimizzare l'assistenza domiciliare e sarà esaminata anche nelle specialità come dermatologia, cardiologia, oncologia e terapia del dolore.

Nefrologia e dialisi, pazienti curati a domicilio con la Telemedicina

Nefrologia e dialisi, pazienti curati a domicilio con la Telemedicina

L’ecosistema della Telemedicina per le patologie croniche nella gestione del paziente tra ospedale e territorio. Questo il tema al centro del focus in nefrologia e dialisi in programma oggi al Cosmopolitan di Civitanova, dove si discuterà dei nuovi orizzonti di applicazione della Telemedicina, come sistema multidimensionale per telecontrollo, telemonitoraggio, televisita e teleassistenza, secondo una logica di rete che metta insieme le esperienze avviate – e quelle in fase d’avvio – per elaborare nuovi modelli assistenziali del paziente con malattia renale cronica. Non è un caso che si parta da qui. L’Ast di Macerata, infatti, ha già attivato da febbraio la Telemedicina, sia per quanto riguarda il collegamento tra la sede centrale di Macerata e l’ospedale di Camerino (dove non c’è un analogo reparto) per visitare i pazienti in trattamento dialitico, che nel collegamento con quelli che effettuano la dialisi a domicilio. Nata per la dialisi è stata già con successo ampliata per teleconsulto e visite. Artefice di questa importante operazione è Franco Sopranzi (foto), direttore dell’Unità operativa di Nefrologia e Dialisi dell’Ast di Macerata. "L’assistenza alle persone con malattia renale cronica e in trattamento sostitutivo con dialisi o trapianto – spiega Sopranzi – rappresenta uno dei principali problemi di organizzazione dei sistemi di tutela della salute nel mondo sviluppato. Sono due gli obiettivi fondamentali del convegno. Il primo riguarda la necessità di focalizzare l’attenzione sulla domiciliazione delle cure, preferire la casa come primo luogo di cura e, quindi, deospedalizzare il trattamento renale sostitutivo, proponendo la metodica dialitica peritoneale domiciliare. Il secondo riguarda l’importanza di adottare strumenti di monitoraggio da remoto dei pazienti, come la Telemedicina, potenziando il supporto dei servizi domiciliari". Un sistema attraverso il quale si riesce anche ad ottimizzare l’assistenza medico-infermieristica del paziente al proprio domicilio, con il supporto di operatori sanitari che lo aiutano durante la procedura dialitica, controllando l’esecuzione di tutti i passaggi attraverso un apposito web portale App. Particolarmente rilevante sarà la sessione dei lavori dedicata alle esperienze di utilizzo e alle prospettive della Telemedicina nelle differenti branche specialistiche dell’Ast, quali la dermatologia, la cardiologia, l’oncologia e la terapia del dolore.

f. v.