REDAZIONE MACERATA

Nasce l’associazione "Delia": "Uno spazio trasversale per promuovere le donne"

Contigiani: il nome ispirato alla protagonista di "C’è ancora domani"

Contigiani: il nome ispirato alla protagonista di "C’è ancora domani"

Contigiani: il nome ispirato alla protagonista di "C’è ancora domani"

"Uno spazio trasversale che ha come focus la cultura femminile e la promozione della presenza femminile sul territorio. Un’associazione che sia luogo di confronto, fatta di persone e dalle stesse altre associazioni, purché sia condiviso lo schema valoriale che ci sta a cuore". Si parla di "Delia", neonata associazione maceratese, spiegata da una delle undici fondatrici, Ninfa Contigiani, docente Unimc, segretaria e consigliera comunale del Pd. "L’idea ci animava già da qualche tempo, ma ci era sempre mancata l’ispirazione giusta per il nome e per pensarla fino in fondo – racconta Contigiani –. Delia riprende chiaramente il nome della protagonista di “C’è ancora domani”, il film di Paola Cortellesi, ma è anche un acronimo che ci rappresenta perfettamente e sta per “Donne empatiche libere intrepide e associative“. Nella visione del film ho ritrovato pensieri e dinamiche su cui mi era capitato di ragionare con altre donne della città. Tutto questo – continua Contigiani – è avvenuto mentre c’era una discussione poco fruttuosa in consiglio comunale sulla riforma del consiglio delle donne, e il passaggio che ha visto espellere la sua parte associativa da parte della maggioranza". Da qui l’idea di creare un luogo di confronto sulle tematiche al femminile e sull’importanza della piena presenza delle donne nello spazio pubblico. "L’associazione si propone di fare attività di formazione e fornire nuovi stimoli nel dibattito pubblico, accanto al recupero della memoria di figure femminili – afferma Contigiani (foto) –. Una spinta al superamento del divario di genere e delle disuguaglianze sostanziali ancora molto presenti a livello lavorativo, sociale e politico. L’idea di fondo è creare relazioni solidali e una cultura dell’inclusione, dando il via a una dimensione comunitaria che possa aggiungere il contributo femminile a quello già presente, maschile. È il motivo per cui la nostra associazione, seppur fondata da donne, non si rivolge solo alle donne: accoglieremo chiunque condivida i nostri ideali e voglia proporre prospettive e strumenti capaci di superare le disuguaglianze". Un’idea di rete che ben si ritrova graficamente nel logo dell’associazione, in cui al nome di Delia fa da sfondo la trama di un tessuto o, ulteriore lettura, l’intrecciarsi di vie e stradine della città: di tanto in tanto, a collegare le strade, dei puntini colorati, "donne e associazioni che già presenti sul territorio, attive su queste stesse tematiche". Ieri il primo incontro con la presentazione del libro sulla figura di Francesca Morvillo, in dialogo con l’autore e giornalista del Corriere della Sera, Felice Cavallaro. Per informazioni delia.macerata@gmail.com; per rendiconti e attività, a breve attiva la pagina Facebook.

Martina Di Marco